La strategia «buy and hold» è particolarmente indicata per coloro che intendono investire denaro su un orizzonte temporale lungo. Le strategie di portafoglio orientate al futuro, infatti, sono indicate proprio per un lungo orizzonte d’investimento e, rispetto agli approcci a breve termine, hanno il vantaggio di compensare meglio eventuali correzioni sui mercati finanziari. Inoltre, la gestione passiva degli investimenti nell’ottica «buy and hold» consente di ridurre i costi delle operazioni (commissioni di borsa) rispetto a una strategia caratterizzata da una maggiore frequenza di acquisto e vendita di titoli. Come illustra anche la famosa regola aurea della borsa, passare da un investimento all’altro non porta a nessun guadagno. Per saperne di più, leggete l’articolo «Conversazione con Sabrina: le perle di saggezza della borsa».
Allo stesso tempo, gli investimenti di lungo periodo traggono vantaggio dalla storica tendenza rialzista dei mercati azionari. Maggiori informazioni sono disponibili nell’articolo «Perché vale la pena di acquistare azioni». Chi adotta una strategia «buy and hold» non ha bisogno di calcolare con attenzione quando entrare e uscire da un investimento, in quanto confida nella tendenza rialzista dei mercati finanziari sul lungo periodo.
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Buy and hold: quando il lungo termine conviene
La strategia «buy and hold» è una modalità d’investimento particolarmente apprezzata, che prevede l’acquisto di titoli da parte degli investitori con l’obiettivo di mantenerli per molto tempo nel loro deposito, anziché negoziarli attivamente in modo regolare. È quindi una strategia d’investimento passiva che mira a partecipare al successo di lungo periodo di un indice o di un’azienda e delle sue azioni. Per gestire al meglio il vostro portafoglio in un’ottica «buy and hold», occorre tuttavia tenere a mente tre considerazioni fondamentali, in quanto non è sempre consigliabile puntare sulla tendenza rialzista permanente.
Puntare su aziende solide ed evitare i titoli di tendenza
Tuttavia, il fatto che questo approccio non sia basato sulle quotazioni giornaliere non significa che non sia più necessario seguire la borsa. Infatti, anche gli investitori di lungo termine devono mantenersi aggiornati sulle principali evoluzioni dei mercati finanziari e delle aziende comprese nel loro portafoglio. Altrimenti il rischio è quello di lasciarsi sfuggire avvenimenti importanti e tendenze di sviluppo delle aziende e, di conseguenza, di prendere decisioni sbagliate o non riconoscere i potenziali, sia positivi sia negativi, di determinate azioni o determinati ETF. Per perseguire una strategia «buy and hold» di successo, infatti, è essenziale investire nelle azioni e negli ETF giusti: ovvero in strumenti per i quali è lecito aspettarsi un andamento positivo con un approccio passivo sul lungo periodo. Per questo motivo, una gestione passiva con orizzonti temporali lunghi mal si sposa con investimenti in aziende che cavalcano mode o tendenze di breve periodo e/o modelli di business rischiosi. Al contrario, sono da prediligere aziende con basi solide, modelli di business duraturi, flussi di cassa abbondanti e una crescita a prova di crisi. Anche se solitamente il loro tasso di crescita è inferiore rispetto a quello spettacolare dei titoli che sfruttano i trend, sul lungo corso queste imprese sono in genere vincenti per stabilità e rendimenti.
Essere sempre sul pezzo
Indipendentemente dalla strategia d’investimento perseguita, vale per tutti la regola di restare sempre aggiornati. Solo così è possibile valutare correttamente l’opportunità o meno di un investimento quando le quotazioni stagnano o scendono. Solo così è possibile valutare correttamente l’opportunità o meno di un investimento quando le quotazioni stagnano o scendono. In caso di gestione particolarmente attiva occorre informarsi a cadenza giornaliera o settimanale, in funzione della strategia adottata, mentre con una gestione buy and hold non è generalmente necessario seguire quotidianamente la borsa. In entrambi i casi è comunque imprescindibile leggere regolarmente i giornali e le pubblicazioni aziendali, poiché anche gli investitori di lungo periodo devono sapere quando è il miglior momento per uscire. Gli investitori «buy and hold» dovrebbero basare la propria strategia su un’analisi dei loro bisogni e obiettivi, procedendo alla vendita dell’azione o dell’ETF, idealmente, solo nel momento in cui questi obiettivi sono stati raggiunti.
La strategia buy and hold va adottata solo se corrisponde al vostro profilo d’investimento
Alle orecchie di molti investitori principianti la strategia «buy and hold» potrebbe suonare convincente e di facile attuazione, ma in realtà non si adatta a ogni profilo od obiettivo d’investimento. Chi è disposto ad abbracciare grossi rischi a breve termine, chi segue comunque quotidianamente gli sviluppi e le quotazioni dei mercati, chi è pronto a reagire rapidamente a mode e tendenze e a sposare una filosofia «safety first» preferirà probabilmente un’elevata rotazione tattica di portafoglio. Forse una strategia «buy and hold» non offrirà velocemente rendimenti stratosferici di tipo speculativo, ma non bisogna dimenticare che non è questo il suo obiettivo. Come appena illustrato, si tratta di investimenti in azioni o ETF che lasciano intravedere una tendenza rialzista di lungo periodo.
Probabilmente per qualcuno non sarà un vantaggio, ma è anche vero che non tutti sono a caccia della prossima Google, Coca Cola o Amazon, preferendo investimenti prudenti in titoli fidati. Non va tuttavia dimenticato che tale strategia funziona solo se non ci si lascia impressionare da crolli delle quotazioni o da incertezze sui mercati di breve periodo. In generale, la soluzione «buy and hold» può essere valida per tutti coloro che non hanno il tempo o l’interesse di occuparsi quotidianamente dei loro investimenti, senza trascurare il fatto che una gestione passiva consente a investitori con orizzonti d’investimento lunghi di fare fruttare al meglio il proprio denaro.