Pilastro 3a: pensare alla previdenza e risparmiare sulle imposte

Accanto alla previdenza libera del pilastro 3b, che comprende tutti i risparmi flessibili e individuali, la previdenza vincolata del pilastro 3a è un elemento fondamentale della previdenza per la vecchiaia personale, che lo Stato incentiva offrendo vantaggi fiscali. Ad esempio, i versamenti annuali effettuati su un conto 3a o in una soluzione assicurativa possono essere dedotti dal reddito imponibile entro i limiti di legge. Il reddito da interessi e da capitale è esente dall’imposta sul reddito e dall’imposta preventiva e sull’avere previdenziale non viene applicata alcuna imposta sulla sostanza.

Il prelievo ordinario degli averi 3a è generalmente consentito a partire da cinque anni prima del raggiungimento dell’età di riferimento ordinaria. La legge, però, prevede alcuni motivi per cui è possibile prelevare anticipatamente gli averi previdenziali del pilastro 3a, ad esempio in caso di partenza definitiva dalla Svizzera, avvio di un’attività lucrativa indipendente o per il finanziamento della proprietà abitativa a uso proprio. I pagamenti vengono tassati separatamente dagli altri redditi a un tasso ridotto. Informatevi presso l’autorità fiscale del vostro Cantone di domicilio in merito al trattamento fiscale dei pagamenti della previdenza vincolata.

Consiglio

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Il pilastro 3a può essere utilizzato per comprare casa

Una delle principali eccezioni che ammettono il prelievo anticipato degli averi del pilastro 3a è il finanziamento di una proprietà abitativa a uso personale. Il denaro può essere utilizzato

• per l’acquisto
• per ristrutturazioni e risanamenti
• per ammortizzare un’ipoteca esistente

Aumento del capitale proprio grazie al prelievo anticipato

Il vantaggio di un prelievo anticipato è evidente: si dispone di più liquidità per raggiungere il 20% di capitale proprio richiesto o per aumentare la quota di fondi propri, riducendo così l’ipoteca e l’onere degli interessi.

Per decidere se e quale importo dell’avere della previdenza 3a debba confluire nell’acquisto dell’abitazione, è importante valutare e confrontare i due calcoli che seguono:

• Più capitale proprio si acquisisce, meno capitale di terzi è necessario e meno interessi ipotecari sono dovuti.
• Meno interessi ipotecari si pagano, meno denaro si può dedurre dal reddito imponibile e più aumentano le imposte dovute.

Il prelievo anticipato è regolamentato per legge

Al prelievo anticipato si applicano le seguenti disposizioni:

• Un prelievo anticipato è possibile effettuare solo ogni cinque anni (più spesso se si hanno più fondazioni o più conti; per maggiori informazioni rivolgersi alla propria fondazione di previdenza).
• I prelievi parziali sono ammessi solo fino a cinque anni prima dell’età di riferimento ordinaria (65 anni). In seguito è possibile prelevare solo l’intero patrimonio in un’unica soluzione.
• Con conseguente tassazione dello stesso (imposta sul prelievo di capitale).
• I rimborsi non sono ammessi – sono consentiti solo per il 2º pilastro (cassa pensioni). Tuttavia, è possibile effettuare ulteriori versamenti (tenendo conto degli importi massimi), a loro volta deducibili.

Costituzione in pegno: l’alternativa al prelievo anticipato

Anziché prelevare l’avere previdenziale per comprare casa, potete anche costituirlo in pegno.

In questo caso, il patrimonio rimane nella vostra soluzione previdenziale 3a e continuerete a versare i contributi. Così il vostro avere crescerà di anno in anno grazie ai versamenti e ai proventi da interessi o ai ricavi generati dagli investimenti in fondi. Tuttavia, il soggetto che eroga l’ipoteca ha il diritto di accedere a tali fondi qualora non siate in grado di pagare gli interessi e gli ammortamenti.

Il saldo dell’avere costituito in pegno viene spesso accettato anche come garanzia per la seconda ipoteca, necessaria quando il fabbisogno di capitale di terzi super il 67% circa del valore venale dell’immobile in questione. Di norma la seconda ipoteca deve essere rimborsata entro 15 anni o al più tardi al momento del pensionamento. Tuttavia, costituendo in pegno l’avere del pilastro 3a, è possibile che debba essere ammortizzato un importo inferiore o nullo. In questo caso, se il valore dell’immobile rimane invariato, il creditore vorrà accedere all’avere anche se gli interessi e l’ammortamento sono stati pagati.

La costituzione in pegno funge quindi da ulteriore garanzia per il soggetto che eroga l’ipoteca. Di conseguenza, si ottengono normalmente condizioni migliori per l’ipoteca.

Prelievo anticipato vs. costituzione in pegno in breve

3º pilastro per l’abitazione di proprietà – sì o no?

Non sapete se e come utilizzare il vostro avere previdenziale 3a per finanziare la vostra proprietà abitativa? Le esperte e gli esperti di finanziamenti di PostFinance saranno lieti di aiutarvi. Fissate subito un appuntamento di consulenza in una filiale di vostra scelta. Vi aspettiamo!