Tasse per la negoziazione dei titoli: diritti di deposito, commissioni di borsa, tasse di negoziazione e diritti di borsa
In Svizzera investire una parte del proprio patrimonio in titoli comporta dei costi. Solitamente si tratta di:
Gli investimenti finanziari offrono interessanti opportunità di rendimento. Tuttavia comportano anche costi per i servizi di diversi attori, i quali hanno importo fortemente variabile a seconda dei fornitori e possono influenzare in misura anche considerevole il vostro rendimento. Per questi motivi, quando scegliete su cosa investire e con quale fornitore, è opportuno valutare nel dettaglio i costi. Chi conosce gli indicatori di cui tenere conto riesce di norma a fare confronti senza grandi difficoltà.
In Svizzera investire una parte del proprio patrimonio in titoli comporta dei costi. Solitamente si tratta di:
In un deposito si possono amministrare azioni , obbligazioni e un ampio ventaglio di diversi altri titoli. Questo servizio è soggetto al pagamento dei diritti di deposito, con un funzionamento del tutto simile ai costi richiesti per la gestione del vostro denaro in un qualunque conto bancario. Analogamente, anche al deposito si applica una tassa amministrativa annuale.
Quando acquistate o vendete titoli siete tenuti a pagare anche una commissione di borsa . Si tratta di una tassa che la vostra banca applica per svolgere la transazione. Il relativo importo varia in base all’entità dell’ordine e anche alla piazza borsistica in cui sono negoziati i titoli che vendete o comprate.
Le operazioni concluse nella borsa svizzera sono sempre soggette alla tassa di negoziazione federale, la cosiddetta tassa di bollo, che si applica al valore della transazione e per acquirente o venditore è dello 0,075% per i titoli nazionali e dello 0,15% per quelli esteri. In più, le borse richiedono a banche e broker delle tasse di borsa. La maggior parte degli offerenti riaddebita ai clienti le tasse di negoziazione e di borsa. Solo in casi rari esse sono già comprese nella commissione di borsa. È possibile stabilire un importo forfettario per fare in modo che entrambe le tasse abbiano un’incidenza generalmente minima.
Le tasse per la gestione del deposito e le commissioni di borsa possono variare profondamente a seconda dell’offerente. Gli operatori svizzeri di servizi finanziari mettono a disposizione anche online le informazioni relative ai costi applicati ai loro servizi. Prima di ogni decisione d’investimento vale perciò la pena confrontare questi costi.
La maggior parte degli investitori decide di investire nei fondi, che possono essere azionari, obbligazionari o d’investimento strategico. Al pari degli altri titoli, i fondi sono tenuti in un deposito. Perciò è necessario avere un deposito titoli anche se conterrà solo parti di un fondi. Anche in questo caso vengono applicate diverse tasse. I costi diretti vi vengono direttamente addebitati:
La commissione d’emissione deve essere corrisposta una tantum al momento della sottoscrizione della parte di fondo e diviene esigibile nel momento in cui investite il vostro denaro nel prodotto. L’importo della commissione è definito dalla banca e di norma dipende anche dalla somma investita. È indicata perlopiù in percentuale e viene dedotta direttamente dal capitale che investite nel fondo . Presso PostFinance la commissione d’emissione sull’importo sottoscritto è dell’1% (max CHF 1’000.– o controvalore in valuta estera). Il riscatto di fondi è gratuito.
Molti fondi applicano anche una commissione di riscatto nel momento in cui decidete di restituire le vostre quote. Il relativo funzionamento è analogo a quello della commissione d’emissione. PostFinance non applica questo onere.
Molte banche addebitano i diritti di deposito annuali anche per i depositi fondi. Vale dunque la pena fare un confronto.
Diversamente da quanto accade nelle negoziazioni in borsa, per i fondi domiciliati in Svizzera non si applica alcuna tassa di negoziazione. Perciò l’investitore è tenuto a pagare una commissione dello 0,15% solo se sottoscrive fondi con domicilio all’estero.
A questi costi diretti si aggiungono costi indiretti, come le commissioni della banca depositaria e i costi per gli oneri amministrativi, che vengono dedotti direttamente dal patrimonio del fondo.
Per tutti i fondi è obbligatorio indicare il «Total Expense Ratio» (TER) , che indica a quanto ammontano i costi dedotti ogni anno direttamente dal patrimonio del fondo. A seconda del prodotto, un gestore del fondo lavora costantemente alla composizione del portafoglio. A questo scopo si applica una commissione di gestione che dipende anche dalla tipologia del fondo, ovvero se è gestito attivamente o se è legato in modo passivo a un indice di riferimento. I fondi a gestione passiva hanno spesso commissioni di gestione più convenienti, in quanto il gestore del fondo ha oneri minori. Il TER è un indicatore importante per la scelta di un fondo d’investimento ed è sempre indicato nel factsheet. A seconda del prodotto, solitamente si colloca tra lo 0,5 e il 2%. Questa percentuale è dedotta annualmente dal patrimonio del fondo complessivo, perciò l’importo assoluto dei costi dipende dall’entità del vostro investimento. L’ammontare del TER è fondamentale per il rendimento a lungo termine di un fondo. Quando si confrontano i rendimenti dei prodotti legati a fondi è opportuno paragonare le cifre al netto dei costi.
Puntare su fondi attivi o passivi o scegliere in autonomia i titoli da negoziare direttamente in borsa? Dipende dalle vostre preferenze. Per saperne di più leggete l’articolo «Gestione dei fondi di tipo attivo o passivo – quale fa per me?». Qualunque sia la strategia d’investimento, è opportuno confrontare nel dettaglio i costi ad essa correlati.
Per sapere quali costi applica PostFinance per la negoziazione in borsa tramite e-trading consultate l’articolo «Commissioni di borsa e spese». I costi delle operazioni con i fondi si trovano alla pagina «Fondi» nel menu «Prezzi e condizioni».