Possiamo dire di essere fortunati a vivere nel XXI secolo e a poter determinare autonomamente il nostro modello di vita. Le coppie conviventi non sono una rarità in Svizzera, e molti padri e madri si dividono la custodia dei figli. Tuttavia, sorgono spontanee molte domande sul reddito, sulle imposte, sull’affitto o sull’acquisto di un immobile.
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Famiglia, matrimonio, convivenza, casa di proprietà – qual è il modello di vita adatto a voi?
Un tempo la maggior parte delle persone viveva secondo uno stesso modello di vita e la suddivisione dei ruoli era chiara: dopo il matrimonio l’obiettivo di molte coppie era comprare una casa di proprietà. Mentre il marito andava a lavorare e portava a casa i soldi, la moglie si occupava dei bambini e dell’economia domestica. Da tempo ormai non tutte le coppie hanno figli, alcune convivono e per altre la casa di proprietà non è più in cima alla lista delle priorità. E non conviene nemmeno più a tutti. Quale modello di vita corrisponde alle vostre aspettative – e al vostro reddito?
Il modello di vita è anche una questione di budget
Chi può scegliere, però, sta anche di fronte a un dilemma: vale la pena sposarsi, se bisogna pagare più tasse una volta sposati? Non è meglio affittare una casa piuttosto che comprarne una e vedere il proprio budget familiare mensile comprimersi sotto il peso degli interessi ipotecari? Fare figli è davvero ciò che vogliamo, se questo significa rinunciare a parecchie libertà? E in generale, possiamo davvero permetterci dei figli? Ognuno di noi si confronta inevitabilmente con tutte queste domande – solitamente tra i 30 e i 40 anni. La cosiddetta «Quarterlife crisis» coglie il punto, perché in questi anni gettiamo basi fondamentali che caratterizzeranno la nostra vita per sempre.
Sposarsi nonostante l’aumento delle imposte?
Quando ci si chiede quale sia la forma di vita ideale, può capitare che la pressione sociale abbia su di noi un’influenza maggiore di quel che vorremmo. Allo stesso tempo, però, dobbiamo fare i conti anche con questioni finanziarie e giuridiche. Le coppie che decidono di non sposarsi, ad esempio, devono provvedere attentamente alla propria sicurezza mediante un contratto. Solo così, in caso di malattia o morte del partner, possono ricevere i diritti e il denaro che gli spettano.
Quasi sempre, essere sposati implica anche svantaggi fiscali. Anziché un solo reddito, nella dichiarazione fiscale vanno riportati i salari di entrambi i coniugi. Questo ha delle conseguenze in alcuni Cantoni, ma soprattutto per quanto riguarda l’imposta federale diretta. In questo modo, infatti, le coppie sposate entrano in una nuova fascia contributiva. Il nuovo reddito imponibile, più alto, è soggetto a imposte relativamente più corpose rispetto ai due singoli redditi ridotti. Questa regola, nota con il nome di «penalizzione del matrimonio», è controversa, pur essendo un dato di fatto. Le future coppie sposate devono riflettere su come finanziare a lungo termine questo maggior carico fiscale. Oltre a tutti gli altri aspetti, è bene discutere anche di questo con il proprio partner. Inoltre, allestite un budget per non avere brutte sorprese o addirittura incorrere in debiti.
Famiglia sì, famiglia no – e con quanti figli?
Al più tardi, al momento della pianificazione familiare, è bene riflettere su vantaggi e svantaggi di un matrimonio e/o di una convivenza. La maggior parte degli aspetti giuridici legati alla paternità, all’eredità, agli aiuti sociali e alle rendite vedovili e per orfani possono essere disciplinati mediante contratto. Questo contratto di concubinato dovrebbe essere obbligatoriamente sottoscritto dalle coppie non sposate, perché, a differenza del matrimonio, la convivenza non prevede prestazioni disciplinate per legge ai fini di tutela del partner economicamente più debole. Quest’ultimo, pertanto, non ha diritto a una parte del patrimonio o a un’indennità per il lavoro familiare prestato – anche se la relazione è durata per molti anni.
Per quanto poco romantico possa sembrare, in generale la scelta di uno specifico modello di vita è raramente una decisione arbitraria, «di pancia». Nella maggior parte dei casi, il denaro svolge un ruolo importante. Secondo l’Il link si apre in una nuova finestra Ufficio federale di statistica, da un punto di vista prettamente finanziario i figli comportano spese elevate: fino al 18o anno di età, ogni anno i genitori spendono in media circa 180’000 franchi per ciascun figlio in comune – a seconda della formazione questo importo può essere anche molto più alto. È soprattutto il primo figlio a far schizzare alle stelle le spese mensili. Queste spese dovrebbero essere incluse nel vostro budget.
Affitti in città – acquisti in campagna?
Anche la scelta di una casa di proprietà deve essere attentamente ponderata. La proprietà abitativa è il sogno di molti svizzeri, ma solo pochi lo realizzano. Chi decide di acquistare un immobile – che si tratti di una casa o di un appartamento – deve obbligatoriamente contribuire con il 20% del prezzo di acquisto per poter ricevere un’ipoteca da una banca. In seguito, questa ipoteca deve essere ripagata con un interesse ipotecario mensile. Chi contribuisce con il minimo del 20%, solitamente, deve quasi sempre mettere in conto un interesse mensile più alto rispetto al costo di un appartamento in affitto. Tutto ciò può pesare fortemente sul budget.
Inoltre, è bene ricordare che un bene immobile in una buona posizione è costoso, ma probabilmente acquisterà valore. Nei comuni con un livello dei prezzi più basso, l’acquisto di una casa di proprietà è conveniente, ma non lo è in confronto la vendita. Nelle maggiori città svizzere, spesso è difficile acquistare un immobile. In molti casi, affittare un appartamento è più conveniente che ripagare l’ipoteca per un appartamento di proprietà acquistato. Chi dà valore alla sicurezza preferisce un appartamento in affitto, perché gli interessi ipotecari possono variare. Inoltre, al momento chi ha una casa di proprietà è soggetto a una tassazione maggiore (rispetto a chi è in affitto) sul valore locativo.
Che si tratti di famiglia, matrimonio o casa di proprietà: anche se il denaro non fa la felicità, ci dà certamente più sicurezza. Per questo motivo, tutte le decisioni che contribuiscono al nostro modello di vita prediletto dovrebbero essere prese con cautela.