In origine il crowdfunding veniva utilizzato per finanziare progetti culturali, creativi o di pubblica utilità, ma negli ultimi anni anche le startup e le PMI hanno scoperto questo mercato per sé. Il principio? Chi ha una buona idea può raccogliere il capitale necessario a realizzarla tramite una piattaforma grazie alla comunità di internet. Per allestire queste campagne esistono diverse piattaforme di crowdfunding online. Per sdebitarsi, l’azienda o l’associazione ricambia i suoi donatori con un regalo. Se l’obiettivo di finanziamento prefissato viene raggiunto entro i termini di durata della campagna, l’autore può tenere per sé il denaro raccolto, ma se la campagna non riesce a ottenere il finanziamento sperato i donatori (i cosiddetti «booster») ricevono indietro il loro denaro.
