Lasciare il proprio denaro sul conto
Molti sanno che sarebbe quantomeno opportuno investire una parte del proprio denaro, ma decidono di non farlo per una serie di fattori. Da un lato è necessario profondere un certo impegno in prima persona, in primis informandosi adeguatamente sul tema degli investimenti. Dall’altro lato è sempre più semplice rimanere nella propria zona di comfort. Nei fatti, tuttavia, con il tempo il capitale proprio custodito esclusivamente in forma monetaria tende a perdere valore in caso di inflazione positiva.
A ciò si aggiunge l’effetto degli interessi composti, che nel caso dei proventi generati da titoli risulta nettamente più accentuato in quanto questo tipo di investimenti produce rendimenti di norma più elevati rispetto agli interessi su un conto bancario. Nel lungo periodo un rendimento costante del vostro capitale si traduce quindi in una crescita esponenziale del patrimonio. Ecco un breve esempio: un investimento con un rendimento annuo del 3% (al netto delle spese) in circa 24 anni permetterà di raddoppiare il capitale investito. La maggior parte della crescita del valore di questo investimento sarà concentrata negli ultimi cinque anni, dato che il capitale su cui si ottiene il rendimento a quel punto sarà decisamente maggiore. Prima cominciate a investire, maggiori saranno quindi i guadagni sul lungo periodo se riuscite a ottenere un rendimento positivo.
Naturalmente, non si può mai garantire una performance costante. Eppure, in passato, valeva la pena puntare a lungo termine su investimenti ben diversificati. Oggi invece lasciare il proprio denaro su un conto di risparmio non consente di sfruttare queste dinamiche.