Le sfide complesse del nostro tempo non possono essere risolte da soli. La collaborazione tra unità specializzate e discipline differenti consente di sviluppare soluzioni e approcci innovativi a problemi specifici. In un team interdisciplinare le esperte e gli esperti contribuiscono con i rispettivi metodi, risultati e prospettive e sono così in grado di comprendere un tema in modo più completo. La collaborazione interdisciplinare è sempre necessaria quando si devono affrontare sfide complesse, come il lancio di nuovi prodotti e servizi che vede lavorare insieme i reparti di ricerca e sviluppo, produzione, IT, marketing e vendite.
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Sfide della collaborazione interdisciplinare
Più un problema è complesso, più per risolverlo sono necessarie competenze adeguate. Questo principio vale sia per i progetti più piccoli all’interno dell’azienda sia per i più ampi processi di trasformazione. Grazie ai team interdisciplinari è possibile combinare le competenze di settori specialistici differenti. In questo articolo scoprirete quali sono le problematiche della collaborazione interdisciplinare e come possono essere superate.
Tre grandi sfide della collaborazione interdisciplinare e relativi approcci risolutivi
La collaborazione interdisciplinare offre diversi vantaggi. Quando però collaboratrici e collaboratori di discipline differenti lavorano insieme, si scontrano anche mondi diversi: le esperte e gli esperti hanno un altro approccio, un modo diverso di pensare o di operare e forse non sono ancora abituati a lavorare fianco a fianco con altri reparti e a scambiare informazioni in modo comprensibile per i loro interlocutori. Parlano un linguaggio diverso nel senso non letterale del termine. Nei team interdisciplinari i problemi sono pertanto spesso prevedibili. Quali difficoltà possono emergere in un team interdisciplinare? Abbiamo sintetizzato per voi le principali problematiche e vi spieghiamo come risolverle.
Sfida n. 1: mancanza di fiducia
In generale, la mancanza di fiducia nel lavoro di squadra è il principale ostacolo a una collaborazione efficace. Questa problematica assume contorni ancora più marcati nei team interdisciplinari, composti da persone che altrimenti non lavorerebbero insieme nella stessa situazione. Se manca la fiducia, le persone non si confrontano in modo sufficientemente aperto e gli errori vengono nascosti, si preferisce tenerli per sé. Manca di conseguenza anche la critica costruttiva, che blocca sul nascere ogni tentativo di lavorare in modo finalizzato alla ricerca di una soluzione.
Consiglio: create una cultura della fiducia
Il responsabile team ha il compito di creare le premesse per un buon rapporto di fiducia. La fiducia è la base per una collaborazione proficua e viene alimentata da una cultura del feedback e dell’errore positiva e costruttiva. Promuovete consapevolmente lo spirito di squadra e un’interazione fondata sul rispetto reciproco. Questo approccio include, per esempio, la capacità di accettare altri punti di vista quando si discute e di consentire un dibattito costruttivo. Naturalmente la collaborazione interdisciplinare richiede flessibilità da parte delle persone coinvolte. Ciò che nella propria disciplina è ritenuto «state of the art» va eventualmente ripensato e modificato o magari rifiutato. Fissate regole e valori comuni per collaborare e fate in modo che chi lavora non abbia timore di commettere errori. I conflitti sono inevitabili, ma saperli gestire è fondamentale per risolverli in modo costruttivo e ridurre al minimo i loro effetti negativi sulla collaborazione. Ciò favorisce il miglioramento continuo e rafforza il lavoro di squadra. Fate in modo che avvengano feedback regolari, sia da parte vostra come persona con responsabilità direttiva sia fra i membri del team. È importante chiedersi: come interagiamo? Come affrontiamo i problemi? Come formuliamo critiche costruttive? Come comunichiamo?
Sfida n. 2: mancanza di orientamento verso un obiettivo comune
Un team, un obiettivo: un team che non è in grado di concentrarsi sull’obiettivo comune perde di vista il risultato finale. Gli interessi del proprio reparto finiscono con il passare rapidamente in secondo piano e i membri del team adottano (nuovamente) una mentalità a compartimenti stagni invece di remare tutti nella stessa direzione.
Consiglio: date la priorità all’obiettivo comune
Fate presente ai membri del vostro team interdisciplinare che hanno un obiettivo comune che le singole discipline non possono raggiungere da sole. Questo obiettivo deve essere chiaro e misurabile. Fate in modo che tutti comprendano gli obiettivi, le priorità e le aspettative del team. Fate inoltre capire la necessità di uno sforzo congiunto per raggiungere l’obiettivo, creando così un vincolo. Proprio come negli sport di squadra, ogni giocatore deve sapere che ruolo riveste e quale contributo ci si aspetta da lei o lui. Più questo concetto è chiaro, più il team è motivato.
Formulare e misurare gli obiettivi: cosa sono gli OKR?
Ci sono vari modi per definire gli obiettivi. Uno molto semplice è il metodo SMART. Nei team agili sono sempre più diffusi gli OKR. OKR è l’acronimo di «objectives and key results», in italiano «obiettivi e risultati chiave». Il metodo di gestione supporta i team nella definizione di obiettivi misurabili e aiuta ad armonizzare tali obiettivi con le risorse disponibili.
Sfida n. 3: collaborazione non sufficientemente efficace
Un team interdisciplinare non organizzato al meglio non è in grado di lavorare insieme in modo efficiente. L’inefficienza può innescare una spirale negativa: la produttività è bassa e la motivazione e l’impegno diminuiscono, il che può far nascere conflitti e tensioni, fonti a loro volta di ulteriori ritardi e scadenze non rispettate e, in ultima analisi, del mancato raggiungimento degli obiettivi. Le ragioni della mancanza di efficienza nella collaborazione interdisciplinare sono molteplici. Oltre alle sfide già menzionate, includono in particolare problemi nella composizione del team e nella fornitura di tecnologie atte a favorire la collaborazione.
Consiglio: evitate sin dall’inizio di introdurre nel team processi inefficienti
Quando formate il team interdisciplinare assicuratevi che possa collaborare in seguito in modo efficiente. Definite e analizzate in anticipo i requisiti del progetto e individuate le abilità e le competenze specifiche necessarie per raggiungere gli obiettivi. Assicuratevi che il team sia eterogeneo e che i membri abbiano background, competenze e prospettive differenti. La diversità può portare a soluzioni creative e idee innovative. Per sapere cosa tenere presente nel dettaglio quando formate un team, leggete le «Domande e risposte».Utilizzate anche strumenti e tecnologie che facilitino la collaborazione, soprattutto quando i membri del team lavorano in sedi diverse.
Con gli strumenti adatti, le persone possono collaborare in modo più efficiente ed essere sempre aggiornate sull’andamento del lavoro. Volete saperne di più sulla collaborazione virtuale e sul lavoro da remoto?
Uno sguardo alla pratica: agilità e interdisciplinarità per realizzare nuovi prodotti e servizi
Come fa PostFinance a sviluppare nuove offerte e servizi in modo rapido e incentrato sulla clientela in mercati in rapida evoluzione? Grazie al framework «Enterprise Agile Delivery» (EAD), PostFinance definisce le basi di un lavoro agile e una collaborazione interdisciplinare fra tutto il personale coinvolto nell’innovazione.
Creare valore per la clientela
Nell’applicazione del framework, PostFinance si impegna a migliorare continuamente, a promuovere l’innovazione e a creare una cultura della trasparenza con l’obiettivo di generare valore per la clientela in modo rapido e sostenibile.
Lavoro agile, ruoli agili, mentalità agile
Volete sapere in cosa consiste lavorare e collaborare in modo agile? Quali ruoli e quali attività svolge p. es. un owner del settore d’intervento o un Business Owner? E perché oltre al «doing agile» è importante anche il «being agile»?
Domande e risposte
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I team interdisciplinari hanno il vantaggio di esaminare un problema da angolazioni diverse, di considerare vari aspetti e di disporre di un ampio spettro di conoscenze ed esperienze. Sono pertanto in grado di trovare soluzioni innovative che vanno oltre i confini di una singola disciplina.
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A tutti quelli in cui vi siano problemi complessi da risolvere, come per esempio la realizzazione di un nuovo dispositivo medico nel settore sanitario, dove ingegneri, medici, sviluppatori di software e progettisti devono collaborare per soddisfare le aspettative tecniche, mediche e legate al software, oltre che quelle degli utenti. Oppure la creazione di un nuovo servizio finanziario o di un sistema di pagamento, in cui esperte ed esperti di finanze, informatica e sicurezza e customer experience specialist lavorano insieme per fornire soluzioni innovative e sicure.
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La scelta dei membri del team è un fattore chiave nella collaborazione interdisciplinare. Idealmente, le persone che fanno parte del team non devono solo disporre di conoscenze specifiche ed esperienza, ma devono essere anche curiose, dimostrare passione per il progetto e avere una mentalità e un approccio aperti e flessibili. La combinazione di competenze tecniche e soft skill è fondamentale per il successo dei team interdisciplinari.