Un inverno freddissimo, tanta neve, piste ben preparate, cieli limpidi e soleggiati in montagna: cosa può volere di più ogni amante dello sci? Certe giornate non potrebbero essere migliori.
Al momento si può dire lo stesso per i mercati finanziari: dopo lo spettacolare andamento degli ultimi due anni, i nostri portafogli sono in ottima forma. Vogliamo guardare al nuovo anno con grande fiducia, ma non dobbiamo stupirci che attualmente il mercato stia faticando a mantenere un’evoluzione di valore così decisa come quella del 2024. Significherebbe addirittura superare le aspettative già favorevoli sulla congiuntura, sugli utili aziendali, sull’inflazione e sugli interessi.
No, non è affatto una sorpresa: dopotutto, da mesi sosteniamo che i mercati finanziari corrono rischi chiari e ben individuabili. Per fare un esempio, nella maggior parte dei Paesi industrializzati negli ultimi mesi l’inflazione non ha accennato a scendere. Nella zona euro l’inflazione di fondo, vale a dire il rincaro al netto delle componenti volatili di beni alimentari ed energia, è stagnante dall’aprile scorso. Ma anche negli Stati Uniti l’inflazione mantiene un andamento laterale dalla scorsa estate.
Di conseguenza, tra le borse è scemata anche l’attesa ormai quasi euforica di sempre nuove riduzioni dei tassi da parte delle banche centrali. Le aspettative sull’inflazione a livello internazionale sono dunque cresciute e anche gli interessi sul mercato dei capitali sono notevolmente superiori rispetto allo scorso autunno. Per il momento, quindi, altri forti aumenti dei corsi sulle borse azionarie sembrano bloccati.
Anche la situazione politica ha contribuito a questo clima di cautela. In Germania è partita la campagna elettorale e diventa sempre più chiaro che non possiamo aspettarci alcuna svolta politica fondamentale dalle nuove elezioni di fine febbraio. E sulle teste di tutti aleggia l’entrata in carica di Donald Trump, prevista il 20 gennaio.
Riassumendo: finora le borse non hanno registrato alcuna corsa d’inizio anno e la probabilità che i buoni rendimenti del 2024 si ripetano è al momento piuttosto scarna. Dove trovare, dunque, opportunità per gli investimenti finanziari?
Visti i rendimenti estremamente bassi delle obbligazioni, troviamo che gli investimenti immobiliari si siano fatti più interessanti. Sulla base di un rendimento di distribuzione del 2-3%, la loro «remunerazione» è nettamente al di sopra del livello delle obbligazioni svizzere. Di fronte alla crescita demografica e all’arrancare dell’attività edilizia, la domanda di spazi abitativi sembra insoddisfabile; questo dovrebbe contenere le flessioni dei corsi dovute a un nuovo eventuale aumento degli interessi. E per finire, gli investimenti svizzeri dovrebbero effettivamente trarre vantaggio dai maggiori rischi a livello internazionale. Un franco più forte significherebbe interessi ancora bassi e dunque valutazioni elevate per gli immobili.