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Creato il 05.06.2024

Redigere una candidatura puntando sulle competenze

Nelle candidature le competenze (skill) hanno un peso sempre maggiore. Ma cosa significa concretamente farsi aiutare da chatbot come ChatGPT per preparare la documentazione necessaria da presentare per un posto di lavoro?

In breve

  • I datori di lavoro, tra cui PostFinance, attribuiscono sempre più importanza alle competenze di una persona piuttosto che limitarsi a considerare i suoi titoli di studio e le sue qualifiche.
  • Ciò significa che chi si candida deve dimostrare con esempi concreti quali competenze fanno parte del suo bagaglio personale.
  • In fase di stesura di una candidatura basata sulle competenze, chatbot come ChatGPT possono aiutarvi a trovare le parole adatte e una formulazione adeguata. L’intelligenza artificiale (IA) non esime, tuttavia, dal personalizzare i documenti da presentare.
  • Attenzione ai dati: non inserite mai nei chatbot informazioni personali o altri dati sensibili.

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Chi è il titolare ideale del posto a concorso? Per scoprirlo, i datori di lavoro si affidano sempre più a un approccio che privilegia le competenze (skill) rispetto alle qualifiche, a un CV completo o all’esperienza professionale. Ecco perché si parla anche di reclutamento basato sulle competenze. La domanda centrale non è più: «Quali formazioni ha seguito la persona e quali attività, compiti e funzioni ha ricoperto in passato?», bensì: «La persona possiede le competenze per svolgere bene il lavoro proposto?». Anche PostFinance adotta sempre di più questo tipo di approccio. Abbiamo chiesto ad Angelo Ciaramella, Lead People Attraction Solution & Development presso PostFinance, di illustrarcelo e di spiegarci cosa significa per chi si candida. 

Le competenze al centro: ecco di cosa tiene conto PostFinance

Intervista ad Angelo Ciaramella

«Le competenze prima del percorso professionale»: qual è l’approccio concreto di PostFinance da questo punto di vista?

Attualmente nel processo di selezione si tiene sempre meno conto del CV e delle esperienze passate. E in futuro si ragionerà sempre più in questi termini. Il nostro obiettivo è occupare un posto vacante considerando la situazione attuale e quella futura e focalizzandoci sul bagaglio complessivo di conoscenze e competenze della persona che ci troviamo di fronte. In altre parole, per noi è importante trovare il profilo che corrisponda, nel presente, al posto offerto. Dove e come le competenze siano state acquisite, è un aspetto secondario. Teniamo sempre più conto anche di abilità che non emergono necessariamente da un CV tradizionale. Se ad esempio un candidato senza esperienza manageriale lavora part-time come allenatore di calcio, nel suo bagaglio personale possiederà competenze di leadership che possono rivelarsi utili per il posto in questione.

In base a quali criteri PostFinance stabilisce se una candidata o un candidato corrisponde al profilo richiesto per un determinato posto di lavoro?

Apprezziamo il fatto che le candidate e i candidati ci dimostrino cosa sono in grado di fare oggi presentandoci il «pacchetto completo» delle loro competenze. In concreto, diamo maggiore importanza alle skill attuali nel loro complesso e meno alle attività svolte in lavori precedenti. Queste ultime, infatti, mostrano solo la parte visibile della persona «di ieri», ma non necessariamente ciò che essa sa fare oggi nel suo insieme e i motivi per cui dovrebbe essere la figura ideale a soddisfare le nostre esigenze.

Ma questi sarebbero proprio argomenti a favore della stesura della lettera di motivazione, ormai desueta, in cui una candidata o un candidato mostra chi è e cosa sa fare, non è vero?

Sì, potrebbero esserlo e in fondo una lettera da cui si evince che la persona che si candida corrisponde esattamente al profilo ricercato può sempre esserci utile. Le candidate e i candidati hanno la possibilità di descrivervi in dettaglio progetti e successi, illustrando così i loro interessi e competenze anche oltre quanto richiesto. Per PostFinance, però, una lettera di motivazione è sempre facoltativa. Pertanto utilizziamo anche altri modi per far emergere le skill nascoste. Ad esempio il parsing automatizzato: una banca dati contenente innumerevoli competenze e supportata dall’intelligenza artificiale che confronta un profilo con un posto vacante e i requisiti richiesti e fornisce una valutazione della corrispondenza.

Cosa significa tutto questo per chi si candida per un posto di lavoro presso PostFinance?

Vale la pena riflettere su quali punti di forza attuali derivino da esperienze di vita e professionali pregresse. Il fatto che una persona dimostri di possedere questa sintesi di capacità in relazione al posto per cui si candida ci aiuta molto. Una persona non è il frutto della sua carriera, ma della somma delle esperienze vissute fino a questo momento. Concretamente ciò si traduce nella possibilità di aggiungere al CV una sezione in cui esplicitare tale sintesi, illustrando i propri punti di forza e le proprie peculiarità. Può trattarsi di competenze o abilità anche extraprofessionali non necessariamente acquisite solo in ambito lavorativo, ma che possono essere rilevanti per la posizione che si desidera ricoprire. 

Può farci un esempio?

Prendiamo una candidata o un candidato che non lavora nel settore bancario, ma che nella vita privata ha la passione delle criptovalute. Hobby e professione potrebbero formare un binomio interessante per un posto di lavoro da noi. Se ci basassimo solo sul CV professionale ignoreremmo le altre competenze di questa persona, che invece sono importanti nella selezione del personale.

Per saperne di più

Ecco come mettere in luce le vostre competenze nella candidatura

Fra le competenze che possedete, individuate quelle che sono rilevanti per il posto per cui volete candidarvi.

Leggete attentamente l’offerta di lavoro. Cercate di immedesimarvi con il posto di lavoro offerto e il suo contesto e di farvi un’idea di ciò che richiede concretamente e del contributo che potete dare candidandovi. Come può aiutarvi in questo il bagaglio di conoscenze e competenze che avete alle spalle? Pensate in particolare alle abilità che non sono direttamente visibili e che possono essere importanti per la funzione proposta. La cosa migliore è annotare innanzitutto in un elenco tutte le competenze e le conoscenze rilevanti. 

Completate la descrizione delle vostre competenze con esempi concreti.

A questo punto inseritele nella candidatura, sia nel CV sia nella lettera di motivazione, se avete deciso di allegarla al vostro dossier. Maggiore sarà la precisione e la concretezza con cui descriverete come avete messo a frutto le vostre skill in situazioni passate, tanto più sarete credibili. Menzionate anche il valore aggiunto che avete apportato al vostro team o alla vostra azienda. Se ad es. sono richieste competenze comunicative, potreste scrivere: «Come project manager ho coordinato team di max 40 persone, moderato riunioni e illustrato piani complessi in modo semplice e chiaro per garantire il coinvolgimento di tutte le parti interessate e il raggiungimento di obiettivi comuni». Siate sempre sinceri e autentici. 

Menzionate dapprima le competenze più significative.

Strutturate i documenti in modo da elencare prima le competenze più rilevanti che avete da offrire e poi quelle meno importanti. 

Scrivere una candidatura con l’IA

Per esercitare le competenze, l’apprendimento continuo è sempre più importante. A proposito: avete già usato la ChatGPT per scrivere una candidatura? Di seguito abbiamo riunito alcune delle domande e risposte più frequenti in merito.

  • Chatbot come ChatGPT sono strumenti concepiti per relazionarsi con le persone.  Ciò significa che le e gli utenti pongono al chatbot una domanda e il chatbot risponde. Per capire le domande e rispondere, il sistema utilizza l’IA. La qualità delle risposte dipende da quella delle domande: più queste ultime sono precise e più informazioni vengono inserite, meglio è. Il tool fornisce anche risposte a richieste generiche, del tipo: «Scrivi un CV per un posto di Information Security Officer». Il risultato però è molto vago e non esaustivo per una candidatura efficace e mirata. 

  • Un’indicazione precisa, denominata anche prompt, potrebbe essere: «Scrivi un CV per [inserire la denominazione della funzione] presso [inserire l’azienda]. Ecco la denominazione della funzione: [inserire la denominazione della funzione]. Queste sono le competenze richieste per il posto in questione: [inserire le competenze]. Ecco il mio percorso professionale e le mie competenze: [inserire informazioni sul percorso professionale e sulle skill – Attenzione: rendere anonimi i dati personali. Tutte le indicazioni vanno formulate nel modo più dettagliato e specifico possibile. Solo così ChatGPT può adattare i contenuti al posto, all’azienda e al settore per cui ci si candida. 

    Potreste procedere come segue:

    1. chiedete a ChatGPT di scrivere una prima bozza del CV o della lettera di motivazione
    2. adattate la prima bozza inserendo le vostre idee e formulazioni (preferibilmente in un documento Word o simile)
    3. copiate la bozza rivista in ChatGPT e richiedete un feedback al chatbot
    4. controllate il feedback e apportate le dovute modifiche
    5. richiedete una verifica umana, che è sempre utile, sottoponendo la candidatura a una o un collega. Il feedback indica se la candidatura è interessante e convincente.

  • Lingua e formulazioni
    ChatGPT può aiutarvi a formulare una proposta iniziale per il CV o la lettera di motivazione.

    Formattazioni
    ChatGPT suggerisce anche la formattazione per rendere il CV graficamente accattivante e di facile lettura.

    Contenuto: se sufficientemente «alimentato» da prompt, ChatGPT suggerisce il contenuto, mettendo ad esempio in risalto l’esperienza e le competenze che corrispondono alla denominazione della funzione.

  • Risposte errate
    I tool di IA possono fornire talvolta risposte sbagliate. Controllate pertanto attentamente l’esattezza delle risposte, non solo a livello di ortografia, ma anche di contenuti. ChatGPT non sa sempre tutto e non sempre è in grado di riconoscere i nessi.

    Scarsa personalizzazione
    ChatGPT spesso utilizza frasi fatte e formulazioni standardizzate, trascurando gli aspetti individuali. Nel peggiore dei casi il potenziale nuovo datore di lavoro si accorgerà subito se la candidatura è stata redatta con l’IA. Il problema è che una candidatura così generica di solito non evidenzia in maniera sufficiente cosa vi rende speciali come persone e perché siete la figura ideale per il posto in questione. 

  • Attenzione ai dati! Poiché ChatGPT memorizza tutti i dati inseriti per generare risposte adeguate, nel tool non si devono mai inserire informazioni personali. Ciò significa, in particolare: non condividere mai con ChatGPT e altri tool di IA informazioni come indirizzi, luogo di domicilio, numeri di telefono, e-mail, voti finali, certificati di lavoro, coordinate bancarie, informazioni su carte di credito o altri dati personali e sensibili. Il seguente esempio mostra come riformulare e anonimizzare i dati quando sono richiesti: invece di «Sarah Meier, studi in informatica gestionale all’Università di Zurigo dal 2014 al 2020, domiciliata a Bremgarten», scrivete «Ho un master in ...» e omettete date, domicili ecc. Potete aggiungerli in un secondo tempo. 

  • ChatGPT non è altro che uno strumento che produce proposte e testi. Affidarsi interamente a questo o ad altri tool per candidarsi non è una buona idea. Per chi considera le proposte di testo un utile spunto da cui partire per poi riformularle in modo più individuale e darne un’interpretazione più creativa, ChatGPT si rivela un prezioso aiuto. Quando arriva il momento di effettuare gli ultimi ritocchi, tuttavia, è sempre meglio affidarsi alla propria intelligenza. 

  • Vale sempre la pena di fare un tentativo. Chiedete al chatbot di creare un profilo LinkedIn accattivante. Il tool vi porrà domande su di voi e vi sottoporrà una proposta in base alle risposte. Tuttavia potete anche procedere in modo dettagliato fin dall’inizio: se ad esempio volete ottimizzare la sezione «Informazioni», potreste scrivere un prompt come questo: «Crea un profilo per LinkedIn che mi renda interessante agli occhi di chi si occupa del reclutamento» e inserite le informazioni del vostro CV in forma anonima. Ciò che vale per tutte le proposte di testo fornite dall’IA, e quindi anche in questo caso, è che i ritocchi finali al vostro profilo LinkedIn dovete effettuarli voi. È comunque sempre una buona idea porre al chatbot domande del tipo: «Quali sono i tre elementi più importanti di un profilo LinkedIn di successo che posso utilizzare per attirare l’attenzione delle e dei responsabili del personale?».

  • Ecco tre vantaggi e svantaggi.

    Vantaggi:

    • fa risparmiare tempo nella formulazione e nella strutturazione dei testi
    • aiuta a sbloccare chi scrive
    • fornisce modelli cui ispirarsi

    Svantaggi:

    • fornisce testi standardizzati poco personali e lasciando poco spazio alle emozioni
    • i testi contengono errori e devono essere riletti
    • memorizza dati personali
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