Dopo la forte crescita registrata fino a metà gennaio, lo scorso mese gli interessi a lungo termine nelle nazioni industrializzate sono lievemente calati. Tale sviluppo ha reso possibili guadagni sui mercati obbligazionari.
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Panoramica dei mercati: un buon inizio
Dopo le prime difficoltà, i mercati finanziari hanno iniziato il nuovo anno con successo. Soprattutto i mercati azionari europei e cinesi hanno registrato un netto rialzo che finora non ha risentito dalla minaccia di una guerra commerciale con gli Stati Uniti.
Evoluzione indicizzata del valore delle obbligazioni statali in valuta locale
100 = 01.01.2025

Dopo un iniziale aumento significativo degli interessi a lungo termine a gennaio, che ha provocato perdite sui mercati obbligazionari, a metà gennaio la tendenza si è invertita. Ciò è probabilmente dovuto sia all’ulteriore allentamento della politica monetaria in Europa e Gran Bretagna sia al calo del tasso d’inflazione di fondo a dicembre negli Stati Uniti. Questa tendenza ha corso il rischio di arrestarsi a breve termine, dato che a gennaio la crescita del tasso d’inflazione di fondo statunitense al 3,3% ha causato nuovi timori legati al rincaro. A placare gli animi è arrivata la flessione dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti. Gli interessi in Europa e negli Stati Uniti sono dunque calati nel raffronto mensile, contribuendo ai guadagni delle obbligazioni di stato.
Evoluzione dei rendimenti alla scadenza a dieci anni
In percentuale

La forte tendenza al rialzo osservabile da metà dicembre per gli interessi a lungo termine si è notevolmente indebolita lo scorso mese: sia in Europa sia negli Stati Uniti i rendimenti alla scadenza sono diminuiti di circa 25 punti base. I rendimenti alla scadenza sui titoli di stato americani a dieci anni si attestano attualmente al 4,5% circa, vale a dire al livello di metà dicembre, prima che la banca centrale americana (Fed) si esprimesse con maggiori riserve su possibili abbassamenti del tasso d’interesse guida. In controtendenza le obbligazioni di stato svizzere a dieci anni, che, sebbene nel frattempo fossero scese allo 0,3%, di recente, in seguito all’aumento del tasso d’inflazione di fondo, sono risalite al livello del mese precedente pari allo 0,4%.
Premi di rischio delle obbligazioni corporate
In punti percentuali

I premi di rischio per le obbligazioni corporate si trovano ancora a un livello storicamente basso. Finora sembra dunque che la guerra commerciale che si sta delineando con gli Stati Uniti non abbia avuto ripercussioni sulle condizioni di rifinanziamento delle aziende e per il momento nemmeno i timori di recessione influenzano in alcun modo il mercato.
Dopo una timida partenza, l’inizio del 2025 si sta rivelando positivo per i mercati azionari. Hanno registrato un netto rialzo soprattutto quelli in Europa e Svizzera.
Evoluzione indicizzata del mercato azionario in franchi
100 = 01.01.2025

Dopo aver sperimentato sensibili venti contrari dovuti all’aumento degli interessi sul mercato dei capitali a inizio anno, lo scorso mese i mercati azionari sono tornati a mostrarsi molto più ottimisti. Sono stati soprattutto i mercati europei e quello svizzero a segnare una crescita significativa, registrando un aumento di valore del 10% circa dall’inizio del 2025. Tali mercati non hanno risentito nemmeno della guerra commerciale che si sta delineando con l’amministrazione Trump. In Svizzera anche Novartis, Roche e Nestlé, pesi massimi dell’indice, che a lungo hanno frenato l’evoluzione dei corsi nel nostro mercato interno, hanno registrato una crescita tangibile grazie a buone cifre aziendali.
Valore di momentum dei singoli mercati
In percentuale

Il buon inizio dei mercati azionari ha dato nuovo slancio al momentum, che, nella maggior parte dei mercati, si trova attualmente di nuovo in area positiva. La tendenza si osserva con particolare chiarezza sul mercato azionario cinese, dove il momentum ha registrato la crescita più significativa. Questo sviluppo potrebbe essere dovuto alla svolta conferita dalla startup cinese DeepSeek nel campo dell’intelligenza artificiale, in quanto sono stati proprio i titoli del settore tecnologico a conseguire i maggiori guadagni sul mercato cinese.
Rapporto prezzo/utile

Lo scorso mese il rapporto prezzo/utile è aumentato notevolmente, soprattutto nei Paesi emergenti e in Svizzera, grazie alla dinamica decisamente positiva riscontrata su tali mercati. In entrambi i casi, infatti, si è registrata una crescita del 10% circa, mentre l’andamento dell’utile è rimasto relativamente stabile.
Dopo una fase di debolezza a metà gennaio i fondi immobiliari svizzeri si sono ripresi leggermente.
Evoluzione indicizzata del valore dei fondi immobiliari svizzeri
100 = 01.01.2025

Dopo una lieve perdita di valore a gennaio, i fondi immobiliari svizzeri sono riusciti lievemente a riprendersi. Quest’anno l’andamento del valore di questi fondi si dimostra un po’ più volatile e, rispetto all’anno precedente, fatica a stare al passo con l’evoluzione del valore sui mercati azionari. In ogni caso, i prezzi dei fondi immobiliari sono superiori di circa il 2% rispetto al livello di inizio 2025.
Sovrapprezzo su fondi immobiliari svizzeri e rendimenti alla scadenza a dieci anni
In percentuale

L’andamento positivo del valore dei fondi immobiliari svizzeri quotati in borsa ha fatto aumentare, seppur lievemente, anche il supplemento che viene normalmente pagato per gli investimenti nei fondi immobiliari quotati in borsa rispetto al valore contabile effettivo (NAV) degli immobili. Nel raffronto storico, questi supplementi rimangono pertanto elevati; valori ancora più alti sono stati registrati solo in periodi di interessi negativi sul mercato dei capitali.
SARON a tre mesi e rendimenti alla scadenza decennali
In percentuale

Nel confronto mensile non ci sono state variazioni dei rendimenti alla scadenza dei titoli di stato decennali svizzeri, che si attestano attualmente sullo 0,4%. Gli interessi a lungo termine e il SARON a tre mesi sono dunque praticamente uguali, ma questo potrebbe cambiare a marzo. Nonostante l’inflazione di fondo sia lievemente aumentata, secondo gli operatori di mercato la Banca nazionale svizzera (BNS) ridurrà il tasso d’interesse guida di 25 punti base, il che porterebbe i tassi del mercato monetario a breve termine al di sotto dell’attuale livello degli interessi dei capitali a lungo termine.
Valute
Questo mese il dollaro americano non è riuscito a portare avanti la sua corsa, mentre lo yen giapponese si è rivalutato notevolmente nei suoi confronti.
Coppia di valute | Corso | PPA | Area neutrale | Valutazione |
---|---|---|---|---|
Coppia di valute EUR/CHF |
Corso 0,95 |
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 0,90 |
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 0,83 – 0,97 |
Valutazione Euro neutrale |
Coppia di valute USD/CHF |
Corso 0,90 |
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 0,79 |
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 0,69 – 0,90 |
Valutazione USD neutrale |
Coppia di valute GBP/CHF |
Corso 1,13 |
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 1,20 |
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 1,04 – 1,36 |
Valutazione Sterlina neutrale |
Coppia di valute JPY/CHF |
Corso 0,59 |
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 0,87 |
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 0,71 – 1,03 |
Valutazione Yen sottovalutato |
Coppia di valute SEK/CHF |
Corso 8,42 |
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 10,04 |
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 8,98 – 11,10 |
Valutazione Corona sottovalutata |
Coppia di valute NOK/CHF |
Corso 8,10 |
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 10,53 |
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 9,30 – 11,77 |
Valutazione Corona sottovalutata |
Coppia di valute EUR/USD |
Corso 1,05 |
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 1,14 |
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 0,99 – 1,29 |
Valutazione Euro neutrale |
Coppia di valute USD/JPY |
Corso 152,80 |
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 91,13 |
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 70,10 – 112,17 |
Valutazione Yen sottovalutato |
Coppia di valute USD/CNY |
Corso 7,29 |
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi. 6,22 |
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico. 5,75 – 6,69 |
Valutazione Renminbi sottovalutato |
Fonte: Allfunds Tech Solutions
Il dollaro americano non è riuscito a portare avanti la tendenza al rialzo del mese scorso e nel corso del mese ha perso circa il 2,5% nella ponderazione su base commerciale. A registrare la maggior rivalutazione rispetto al dollaro americano è stato lo yen giapponese, con oltre il 3%. Ciò potrebbe essere dovuto all’ulteriore normalizzazione della politica monetaria da parte della banca centrale giapponese. Nel complesso, a parità di potere d’acquisto, il dollaro americano ponderato su base commerciale mantiene comunque una valutazione elevata.
Criptovalute
Criptovaluta | Corso | YTD in USD | Massimo annuale | Minimo annuale |
---|---|---|---|---|
Criptovaluta BITCOIN |
Corso 96’627 |
YTD Year to date: dall’inizio dell’anno in USD 3,48% |
Massimo annuale 106’149 |
Minimo annuale 92’542 |
Criptovaluta ETHEREUM |
Corso 2’679 |
YTD Year to date: dall’inizio dell’anno in USD –19,58% |
Massimo annuale 3’685 |
Minimo annuale 2’601 |
Fonte: Allfunds Tech Solutions, Coin Metrics Inc
Oro
Il prezzo dell’oro in franchi svizzeri ha segnato un nuovo record, apprezzandosi per oltre il 10% dall’inizio dell’anno.
Evoluzione indicizzata del valore dell’oro in franchi
100 = 01.01.2025

Il mese scorso il prezzo dell’oro ha toccato più volte nuovi massimi, superando per la prima volta la soglia dei 2’600 franchi per oncia troy. Da inizio 2025 il metallo prezioso ha così guadagnato oltre il 10% del valore. Questa crescita repentina potrebbe ricondursi anche ai timori per i piani di Trump sui dazi, che potrebbero aver aumentato la domanda dell’oro come bene rifugio.