Panoramica del mercato: i mercati finanziari nella morsa dell’inflazione statunitense e del conflitto in Medio Oriente

Ad aprile il calo ancora stagnante dell’inflazione negli Stati Uniti e il conflitto in Medio Oriente hanno gravato sui mercati finanziari. A maggio, tuttavia, un rapporto sul mercato del lavoro statunitense ha evidenziato cifre più deboli, facendo riaccendere la speranza in merito a possibili progressi sul fronte della lotta all’inflazione. Questo ha consentito la ripresa dei mercati.

  • Le preoccupazioni per l’inflazione elevata negli Stati Uniti e il conflitto in Medio Oriente hanno provocato una pressione al ribasso sui mercati obbligazionari. Poi, un recente rapporto sul mercato del lavoro statunitense, che ne ha evidenziato la maggiore debolezza, ha portato con sé una certa distensione. Tuttavia, vista la robustezza che ancora contraddistingue l’economia americana, dubitiamo si tratti di uno sviluppo durevole.

    Evoluzione indicizzata del valore dei titoli di stato in franchi

    100 = 01.01.2024

    Il grafico mostra l’evoluzione del valore delle obbligazioni statali svizzere, statunitensi e tedesche in franchi svizzeri. Nel 2023 l’evoluzione del valore è stata incerta. Verso la fine dell’anno, invece, i mercati obbligazionari sono tornati a crescere in modo deciso. Nel 2024 il loro andamento è rimasto positivo grazie alla debolezza del franco svizzero, sebbene le obbligazioni di stato in valuta locale abbiano perso decisamente valore.
    Fonte: SIX, Bloomberg Barclays

    In mancanza di qualsiasi progresso nella lotta all’inflazione negli Stati Uniti e di fronte al significativo aumento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, a fine aprile le obbligazioni di stato hanno perso sensibilmente valore. A inizio maggio, tuttavia, l’ultimo rapporto sul mercato del lavoro statunitense ha migliorato la situazione presentando cifre più deboli. I mercati finanziari sperano che il rallentamento nel mercato del lavoro negli Stati Uniti, finora assai robusto, faccia scendere a stretto giro i tassi d’inflazione fino ai valori auspicati dalla banca centrale americana (Fed). Da inizio maggio i titoli di stato delle nazioni industrializzate d’Occidente sono così tornate ad aumentare sensibilmente. Questo saliscendi ha mantenuto la performance mensile pressoché invariata nel suo complesso.

    Evoluzione dei rendimenti alla scadenza a dieci anni

    In percentuale

    Il grafico mostra l’andamento delle obbligazioni di stato decennali in Svizzera, negli USA e in Germania: tali rendimenti alla scadenza sono un metro di misura fondamentale per capire come si evolvono gli interessi. Sul lungo periodo mostrano una tendenza decisamente negativa. Da inizio 2020, tuttavia, si può osservare un’inversione di tendenza a favore di un aumento degli interessi. Anche se a fine 2023 i rendimenti alla scadenza sono tornati a diminuire in maniera netta, di recente il calo stagnante dell’inflazione negli Stati Uniti ha causato una nuova pressione al rialzo.
    Fonte: SIX, Bloomberg Barclays

    Ad aprile, di fronte ai tassi d’inflazione ostinatamente elevati negli Stati Uniti e al contrattacco iraniano nei confronti di Israele, gli interessi a lungo termine dei paesi industrializzati sono tornati ad aumentare in misura significativa. Negli Stati Uniti i rendimenti alla scadenza decennali hanno registrato a volte quasi il 4,7%, per poi scendere nuovamente sotto il 4,5% quando si sono riaccese le speranze di un rallentamento del mercato del lavoro statunitense. Le obbligazioni sovrane dei paesi europei hanno mostrato un andamento simile.

    Premi di rischio delle obbligazioni corporate

    In punti percentuali

    Il grafico rappresenta il differenziale dei rendimenti alla scadenza tra obbligazioni statali e corporate in dollari americani, euro e franchi. Questi premi di rischio, detti anche spread, sono aumentati molto nel primo semestre del 2022, per poi calare sensibilmente nella seconda metà dell’anno e all’inizio di quello successivo. A marzo 2023 il premio di rischio è temporaneamente aumentato e poi di nuovo diminuito.
    Fonte: Bloomberg Barclays

    La svolta nella politica dei tassi d’interesse della primavera del 2022 ha fatto inizialmente impennare i premi di rischio sulle obbligazioni corporate. Dall’autunno del 2022, tuttavia, si osserva di nuovo una netta tendenza al ribasso che è proseguita anche lo scorso mese. Ormai i premi di rischio si attestano a un livello basso nel raffronto storico e sono notevolmente inferiori a quanto tipicamente osservato nelle fasi di rallentamento economico. Per questo, nonostante la congiuntura si stia indebolendo in Europa e in Cina, e sebbene l’economia americana abbia superato il suo apice, sul mercato delle obbligazioni corporate non si registra alcun timore di una recessione.

  • Lo scorso mese il calo stagnante dell’inflazione e il conflitto in Medio Oriente hanno frenato il dinamismo dei mercati azionari, ma poi a inizio maggio si è delineata una nuova ripresa.

    Evoluzione indicizzata del mercato azionario in franchi

    100 = 01.01.2024

    Il grafico mostra l’evoluzione del valore negli ultimi dodici mesi sui mercati azionari Svizzera, Mondo e Paesi emergenti in franchi. Si può vedere come, dopo il crollo nell’autunno dello scorso anno, i mercati azionari si siano ripresi, ma tale dinamica abbia recentemente perso slancio.
    Fonte: SIX, MSCI

    Come il mercato obbligazionario, anche i mercati azionari sono finiti sotto pressione ad aprile. A gravare sui corsi azionari sono stati probabilmente sia la pressione al rialzo esercitata dai tassi d’interesse sia l’inasprimento del conflitto in Medio Oriente. A maggio, in ogni caso, sono arrivati nuovi segnali di ripresa. Determinante in tal senso potrebbe essere stata soprattutto la speranza di vedere progressi significativi nell’abbassamento dei tassi d’inflazione negli Stati Uniti, dopo che un rapporto di aprile ha rivelato un mercato del lavoro statunitense più debole. La maggior parte dei mercati azionari si è così trovata in territorio leggermente positivo nel confronto mensile; il mercato azionario cinese, al contrario, si è dimostrato eccezionalmente forte: ha iniziato a riprendersi già dal mese scorso ed è cresciuto quasi del 10%.

    Valore di momentum dei singoli mercati

    In percentuale

    La figura mostra il rapporto prezzo/utile o RPU per i mercati azionari Svizzera, Mondo e Paesi emergenti a partire dal 2000. Grazie all’aumento degli utili aziendali e a causa della flessione delle quotazioni azionarie, i RPU dei tre mercati sono calati sensibilmente dall’estate 2020. Dalla fine del 2022, però, hanno ripreso a crescere sempre più, insieme ai corsi azionari.
    Fonte: MSCI

    Il dinamismo dei mercati azionari sta rallentando sensibilmente a livello globale, con la sola eccezione della Cina, la cui forza trainante ha visto un aumento deciso. Nel frattempo il momentum è tornato in netto territorio positivo, ma non per il mercato azionario brasiliano, che si mostra ancora molto debole e il cui momentum è negativo da aprile. Dall’inizio del 2024 ha perso quasi il 10% del valore in dollari americani.

    Rapporto prezzo/utile

    La figura mostra il rapporto prezzo/utile o RPU per i mercati azionari Svizzera, Mondo e Paesi emergenti a partire dal 2000. Grazie all’aumento degli utili aziendali e a causa della flessione delle quotazioni azionarie, i RPU dei tre mercati sono calati sensibilmente dall’estate 2020. Dalla fine del 2022, però, hanno ripreso a crescere sempre più, insieme ai corsi azionari.
    Fonte: SIX, MSCI

    Nel confronto mensile il rapporto prezzo/utile (RPU) dei mercati azionari si è mantenuto su un livello simile, probabilmente a causa dell’andamento volatile dei corsi azionari nell’ultimo mese. Nel complesso, tuttavia, dalla fine del 2022 i mercati azionari risultano notevolmente più cari in termini di RPU. Ormai, infatti, il rapporto prezzo/utile dei mercati azionari mondiali ha raggiunto un livello superiore alla media.

  • Il mese scorso i fondi immobiliari svizzeri hanno lievemente perso valore. Dall’inizio dell’anno, tuttavia, la loro performance rimane decisamente in territorio positivo.

    Evoluzione indicizzata del valore dei fondi immobiliari svizzeri

    100 = 01.01.2024

    L’immagine mostra l’evoluzione media indicizzata del valore dei fondi immobiliari svizzeri quotati in borsa durante gli scorsi dodici mesi. Nel periodo rappresentato l’evoluzione del valore è stata estremamente volatile, ma negli ultimi tre mesi i fondi immobiliari hanno guadagnato valore continuamente.
    Fonte: SIX

    Lo scorso mese i fondi immobiliari svizzeri quotati in borsa sono stati esposti a fluttuazioni più forti e hanno perso lievemente valore. Nonostante questo, il loro andamento si mantiene nettamente in un’area positiva dall’inizio dell’anno. I principali motivi potrebbero essere le maggiori entrate derivanti dai canoni di locazione, che influiscono positivamente sulle aspettative di rendimento degli investimenti immobiliari, e la riduzione degli interessi sul mercato dei capitali a lungo termine verso la fine del 2023. Ma anche l’inaspettata riduzione del tasso d’interesse guida, effettuata a marzo della Banca nazionale svizzera (BNS), potrebbe aver aumentato ulteriormente l’attrattiva degli investimenti immobiliari.

    Sovrapprezzo su fondi immobiliari svizzeri e rendimenti alla scadenza a dieci anni

    In percentuale

    La figura mostra il rendimento alla scadenza delle obbligazioni di stato svizzere a dieci anni e il sovrapprezzo sugli immobili contenuti nei fondi immobiliari svizzeri dall’anno 2000. Il forte aumento degli interessi registrato l’anno scorso ha comportato un notevole calo dei sovrapprezzi. Tuttavia, di recente gli aggi sono tornati ad aumentare sensibilmente.
    Fonte: SIX

    Nei mesi scorsi, il supplemento da pagare per gli investimenti nei fondi immobiliari quotati in borsa in Svizzera rispetto al valore contabile effettivo (NAV) degli immobili ha registrato un incremento deciso da inizio anno, dovuto all’aumento di valore dei fondi immobiliari. Adesso ammonta a più del 20%. Nonostante l’andamento del valore degli immobili svizzeri negli ultimi mesi sia stato positivo, il supplemento rimane a un livello molto inferiore ai massimi registrati nel 2022.

    SARON a tre mesi e rendimenti alla scadenza decennali

    In percentuale

    La seguente immagine mostra il tasso d’interesse di riferimento svizzero SARON con una scadenza di tre mesi e il rendimento alla scadenza delle obbligazioni di stato svizzere a dieci anni dal 2000. La riduzione dei tassi da parte della BNS ha portato il SARON intorno all’1,5% a marzo, mentre i rendimenti alla scadenza delle obbligazioni sono nettamente inferiori. La curva dei tassi rimane così invertita.
    Fonte: SIX

    A fine marzo, nell’ambito della sua valutazione trimestrale della situazione, la Banca nazionale svizzera (BNS) ha deciso di abbassare il tasso d’interesse guida dall’1,75% all’1,5%, provocando un calo corrispondente del tasso d’interesse a breve termine SARON. Nonostante tale diminuzione, il SARON si mantiene comunque molto al di sopra del tasso d’interesse a lungo termine, con il rendimento alla scadenza dei titoli di stato decennali svizzeri attualmente allo 0,6% circa. In questo caso particolare si parla anche di inversione della curva degli interessi. Di norma questa si verifica quando gli operatori del mercato si aspettano una recessione e presuppongono una netta diminuzione del tasso d’interesse a breve termine. 

  • Valute

    Ad aprile il franco svizzero e lo yen giapponese hanno perso ancora valore. Per evitare un’eccessiva svalutazione dello yen, le autorità giapponesi hanno dovuto intervenire sul mercato dei cambi.

    Coppia di valuteCorsoPPA Area neutrale Valutazione
    Coppia di valute
    EUR/CHF
    Corso
    0,97
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    0,92
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    0,85 – 0,99
    Valutazione
    Euro neutrale
    Coppia di valute
    USD/CHF
    Corso
    0,91
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    0,79
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    0,69 – 0,90
    Valutazione
    USD sopravvalutato
    Coppia di valute
    GBP/CHF
    Corso
    1,14
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    1,20
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    1,04 – 1,36
    Valutazione
    Sterlina neutrale
    Coppia di valute
    JPY/CHF
    Corso
    0,59
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    0,91
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    0,75 – 1,07
    Valutazione
    Yen sottovalutato
    Coppia di valute
    SEK/CHF
    Corso
    8,37
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    9,79
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    8,78 – 10,79
    Valutazione
    Corona sottovalutata
    Coppia di valute
    NOK/CHF
    Corso
    8,32
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    10,60
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    9,41 – 11,79
    Valutazione
    Corona sottovalutata
    Coppia di valute
    EUR/USD
    Corso
    1,08
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    1,16
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    1,01 – 1,31
    Valutazione
    Euro neutrale
    Coppia di valute
    USD/JPY
    Corso
    153,00
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    87,18
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    67,93 – 106,44
    Valutazione
    Yen sottovalutato
    Coppia di valute
    USD/CNY
    Corso
    7,24
    PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
    6,07
    Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
    5,63 – 6,50
    Valutazione
    Renminbi sottovalutato

    Fonte: Web Financial Group

    Ad aprile il franco svizzero ha portato avanti la tendenza al ribasso che continua da inizio anno. Rispetto alla notevole forza del dollaro americano, che ad aprile è cresciuto quasi del 4% ponderato su base commerciale, il franco svizzero ha perso intorno al 2%. Nel complesso, tuttavia, tale perdita di valore è stata più lieve rispetto ai mesi passati. Ad esempio, ad aprile ha perso circa l’1% rispetto all’euro, mentre da gennaio a marzo aveva registrato una perdita media pari al doppio. Nel frattempo, lo yen giapponese ha registrato una svalutazione sensibile, raggiungendo ad aprile il minimo storico di circa 159 yen per dollaro americano. La seguente notevole rivalutazione di inizio maggio potrebbe essere dovuta agli interventi delle autorità giapponesi sul mercato dei cambi a sostegno della valuta.

    Criptovalute

    CriptovalutaCorsoYTD in USDMassimo annualeMinimo annuale
    Criptovaluta
    BITCOIN
    Corso
    63’821,00
    YTD Year to date: dall’inizio dell’anno in USD
    51,65%
    Massimo annuale
    73’121,00
    Minimo annuale
    39’528,00
    Criptovaluta
    ETHEREUM
    Corso
    3’063,72
    YTD Year to date: dall’inizio dell’anno in USD
    33,41%
    Massimo annuale
    4’072,80
    Minimo annuale
    2’207,26

    Fonte: Allfunds Tech Solutions, Coin Metrics Inc

    Oro

    A metà aprile il prezzo dell’oro ha toccato il nuovo record di quasi 2’395 dollari americani per oncia troy. Poi, una volta allentatisi i timori di ulteriori escalation in Medio Oriente, il prezzo del metallo prezioso è sceso nuovamente. 

    Evoluzione indicizzata del valore dell’oro in franchi

    100 = 01.01.2024

    Il grafico mostra l’evoluzione indicizzata del valore dell’oro in franchi svizzeri nel bilancio annuale. A metà aprile il prezzo dell’oro ha toccato un nuovo record, ma nel frattempo è nuovamente diminuito.
    Fonte: Web Financial Group

    Nel contesto dell’instabilità del Medio Oriente e delle insicurezze che desta nelle investitrici e negli investitori, fino alla metà di aprile il prezzo dell’oro è tornato ad aumentare. Il contrattacco israeliano nei confronti dell’Iran si è tuttavia rivelato piuttosto cauto, riuscendo ad alleviare i timori di un’escalation ancora più marcata. Questo ha fatto scendere nuovamente il prezzo del metallo prezioso. Un’altra ragione dietro la sua perdita di valore potrebbe essere il dollaro americano forte, dato che l’oro viene negoziato in questa valuta. Inoltre, dato che l’inflazione ostinatamente alta allontana la prospettiva di riduzioni dei tassi guida negli Stati Uniti, i costi di opportunità degli investimenti in oro rimangono elevati. 

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