Panoramica del mercato: forti distorsioni sui mercati

Lo scorso mese la guerra commerciale orchestrata dal governo statunitense, seguita da una sorprendente pausa di 90 giorni dei dazi reciproci per circa 75 Paesi, ha provocato forti distorsioni sui mercati. Mentre nel frattempo la situazione per le obbligazioni si è lievemente tranquillizzata, i mercati azionari rimangono tesi ed estremamente volatili. 

Se in un primo momento la guerra commerciale orchestrata dal governo statunitense ha riservato ai mercati obbligazionari massicci utili sui corsi, successivamente questi hanno registrato perdite notevoli. In ogni caso, attualmente i corsi dei titoli di stato americani a lungo termine sono di nuovo vicini al livello del mese precedente e in Europa sono lievemente al di sopra. 

Evoluzione indicizzata del valore delle obbligazioni statali in valuta locale

100 = 01.01.2025

Il grafico mostra l’evoluzione del valore delle obbligazioni statali svizzere, statunitensi e tedesche nella valuta locale. Nel 2024 l’evoluzione del valore è stata incerta e ha continuato a esserlo anche all’inizio del nuovo anno. Di recente, tuttavia, negli Stati Uniti si è delineata una netta tendenza al rialzo, mentre in Europa si è concretizzato un trend negativo. Di recente quest’ultimo ha registrato un’interruzione temporanea per via dell’annuncio dei dazi.
Fonte: SIX, Bloomberg Barclays

In vista dell’annunciato «Liberation Day», già a fine marzo le obbligazioni mostravano un certo nervosismo sul mercato, tanto che i titoli di stato hanno guadagnato notevole valore. Ciò nonostante, il vento è cambiato poco dopo: nel giro di pochi giorni i rendimenti alla scadenza sulle obbligazioni di stato americane a lungo termine hanno iniziato a salire sensibilmente, tornando quasi al livello di inizio marzo. Probabilmente questo aumento è stato dovuto all’ulteriore escalation sui dazi con la Cina e può aver accresciuto lo scetticismo degli investitori nei confronti degli Stati Uniti, oltre ad aver alimentato il timore che l’inflazione rimanga elevata. Dopo il recente e sorprendente annuncio della pausa sui dazi reciproci nei confronti di tantissimi Paesi, attualmente la situazione è tornata abbastanza tranquilla; nel confronto mensile, infatti, si osserva un aumento di valore solo per le obbligazioni di stato in Europa e in Svizzera.

Evoluzione dei rendimenti alla scadenza a dieci anni

In percentuale

Il grafico mostra l’andamento delle obbligazioni di stato decennali in Svizzera, negli USA e in Germania: tali rendimenti alla scadenza sono un metro di misura fondamentale per capire come si evolvono gli interessi. Sul lungo periodo mostrano una tendenza decisamente negativa. Da inizio 2020, tuttavia, si può osservare un’inversione di tendenza a favore di un aumento degli interessi. Questa tendenza è stata frenata sempre più dalla svolta nella politica monetaria, ma di recente ha nuovamente accelerato, tranne che in Svizzera.
Fonte: SIX, Bloomberg Barclays

Gli interessi sul mercato dei capitali a lungo termine, specialmente negli Stati Uniti, sono reduci da una corsa sulle montagne russe. Un mese fa i rendimenti alla scadenza sui titoli di stato decennali americani erano ancora al 4,3%; dopo che si è scatenata la guerra commerciale sono scesi provvisoriamente sotto il 4,0%, per poi risalire al 4,3%. Anche in Europa gli interessi a lungo termine hanno registrato un saliscendi, ma al momento si attestano ancora al di sotto del valore del mese precedente, soprattutto in Svizzera. Sembra dunque che la pausa sui dazi abbia calmato il nervosismo dei mercati obbligazionari, per il momento. 

Premi di rischio delle obbligazioni corporate

In punti percentuali

Il grafico rappresenta il differenziale dei rendimenti alla scadenza tra obbligazioni statali e corporate in dollari americani, euro e franchi. Questi premi di rischio, detti anche spread, sono aumentati molto nel primo semestre del 2022, per poi calare sensibilmente nella seconda metà dell’anno e all’inizio di quello successivo. A marzo 2023, i premi di rischio sono tornati a salire leggermente prima di stabilizzarsi nuovamente su un livello basso. In seguito alle restrizioni commerciali annunciate dagli Stati Uniti, sono tornati a salire in misura significativa.
Fonte: Bloomberg Barclays

Nonostante la sospensione temporanea dei dazi reciproci, le ripercussioni della guerra commerciale si sono fatte sentire anche sul mercato delle obbligazioni corporate. Le misure doganali, seppur ridotte, alimentano timori legittimi di una recessione dell’economia statunitense che probabilmente hanno avuto un impatto sul suddetto mercato. Per la prima volta i premi di rischio delle obbligazioni corporate, soprattutto statunitensi, sono aumentati sensibilmente, ma rimangono comunque al di sotto del livello tipicamente osservato nelle fasi di recessione.

L’annuncio dei dazi commerciali e la loro successiva sospensione temporanea hanno causato forti distorsioni sui mercati azionari; attualmente quelli europei mostrano una performance abbastanza contenuta, dopo l’inizio d’anno positivo.

Evoluzione indicizzata del mercato azionario in franchi

100 = 01.01.2025

Il grafico mostra l’evoluzione del valore negli ultimi dodici mesi sui mercati azionari Svizzera, Mondo e Paesi emergenti in franchi. Le recenti perdite sui corsi colpiscono per la loro entità: i massicci ribassi hanno annullato gli utili conseguiti in precedenza dal mercato azionario svizzero.
Fonte: SIX, MSCI

Lo scorso mese i mercati azionari sono stati in balia della guerra commerciale scatenata da Trump, i cui dazi hanno peggiorato sensibilmente le prospettive di sviluppo della congiuntura mondiale. Dopo l’annuncio delle restrizioni commerciali, in pochi giorni i mercati azionari globali sono crollati del 10-20%. Le maggiori perdite si sono verificate sui mercati azionari americani, che hanno toccato temporaneamente il –20% rispetto al loro massimo del mese di febbraio. In Svizzera il mercato azionario si è collocato ben al di sotto del livello di inizio 2025, che aveva visto una buona partenza. La pausa sui dazi reciproci annunciata da Trump nei confronti di numerosi Paesi ha poi sortito effetti pirotecnici in tutto il mondo, facendo riguadagnare ai mercati americani ed europei una parte delle perdite subite.  

Valore di momentum dei singoli mercati

In percentuale

L’immagine mostra il valore di momentum di dodici tra i principali mercati azionari al mondo. Il momentum mette in relazione l’ultimo corso con la media degli ultimi sei mesi. Sebbene il momentum sia rimasto in territorio positivo nella maggior parte dei mercati azionari, le recenti turbolenze di mercato hanno peggiorato nettamente il quadro: ormai quasi tutti i mercati presentano un momentum negativo.
Fonte: MSCI

Le decise perdite sui corsi delle borse mondiali hanno avuto ripercussioni sul momentum. Mentre a marzo i mercati europei erano ancora trainati dall’euforia per l’annuncio dei nuovi pacchetti di misure congiunturali, questo mese anche loro hanno mostrato un momentum nettamente negativo. Hanno subito effetti particolarmente negativi gli Stati Uniti, ma anche Paesi come Taiwan, che dagli USA dipendono fortemente a livello commerciale. Il momentum si è ribaltato anche sul mercato cinese, dove si è osservata di recente una modesta controtendenza. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che gli Stati Uniti non solo non hanno sospeso i dazi rivolti alla Cina, ma li hanno addirittura aumentati al 145%. 

Rapporto prezzo/utile

La figura mostra il rapporto prezzo/utile o RPU per i mercati azionari Svizzera, Mondo e Paesi emergenti a partire dal 2000. In seguito all’aumento degli utili aziendali e alla flessione delle quotazioni azionarie, i RPU dei tre mercati sono calati sensibilmente dall’estate 2020. Dalla fine del 2022, però, hanno ripreso a crescere sempre più, insieme ai corsi azionari.
Fonte: SIX, MSCI

Le perdite sui corsi dei mercati azionari si riflettono anche sull’andamento del rapporto prezzo/utile (RPU), che è crollato in tutto il mondo, anche se le variazioni negli indici azionari americani ed europei sono state le più significative. 

Anche questo mese i fondi immobiliari svizzeri hanno perso valore; attualmente si attestano sotto il livello di inizio anno.  

Evoluzione indicizzata del valore dei fondi immobiliari svizzeri

100 = 01.01.2025

L’immagine mostra l’evoluzione media indicizzata del valore dei fondi immobiliari svizzeri quotati in borsa durante gli scorsi dodici mesi. Nel periodo rappresentato l’evoluzione del valore è stata estremamente volatile. Dall’inizio dell’anno i prezzi dei fondi immobiliari svizzeri mantenevano un andamento laterale, ma di recente hanno registrato perdite tangibili.
Fonte: SIX

Questo mese, in una prima fase i fondi immobiliari svizzeri hanno subito meno scossoni rispetto ai mercati finanziari, altamente volatili; di recente, tuttavia, i fondi quotati in borsa hanno perso sensibilmente valore, al punto che adesso risultano in calo su base annuale. La diminuzione di quasi 30 punti base degli interessi sul mercato dei capitali in Svizzera può aver contribuito a mantenere robusta la domanda di fondi immobiliari e contenute le perdite rispetto ai mercati azionari.

Sovrapprezzo su fondi immobiliari svizzeri e rendimenti alla scadenza a dieci anni

In percentuale

La figura mostra il rendimento alla scadenza delle obbligazioni di stato svizzere a dieci anni e il sovrapprezzo sugli immobili contenuti nei fondi immobiliari svizzeri dall’anno 2000. Il forte aumento degli interessi registrato nel 2022 ha comportato un notevole calo dei sovrapprezzi. Nel corso del 2024, tuttavia, gli aggi sono tornati ad aumentare.
Fonte: SIX

L’andamento negativo del valore dei fondi immobiliari svizzeri quotati in borsa ha fatto calare, seppur lievemente, anche il premio che viene normalmente pagato per gli investimenti nei fondi immobiliari quotati in borsa rispetto al valore contabile effettivo (NAV) degli immobili. Un fattore determinante per questo sviluppo è stata probabilmente l’incertezza sui mercati finanziari di tutto il mondo, ma anche il calo degli interessi sul mercato dei capitali in Svizzera potrebbe averlo favorito. Attualmente il supplemento si attesta al di sopra della media storica.

Tasso di sfitto e prezzi degli immobili

100 = gennaio 2000 (a sinistra) e in percentuale (a destra)

Il grafico riporta il tasso di sfitto degli immobili abitativi svizzeri e l’andamento dei prezzi di case unifamiliari, immobili in affitto e appartamenti. Di recente, i prezzi delle case unifamiliari e degli immobili in affitto sono finiti leggermente sotto pressione, mentre gli appartamenti di proprietà hanno guadagnato lieve valore.
Fonte: SIX

Negli ultimi mesi i prezzi degli immobili hanno perso un po’ di slancio: sia per le case unifamiliari sia per gli alloggi in affitto si è osservato un leggero decremento, mentre solo gli appartamenti di proprietà hanno registrato un aumento contenuto dei prezzi. Questo andamento complessivamente modesto potrebbe essere stato determinato dal deciso aumento degli interessi sul mercato dei capitali di inizio 2025. Nonostante questo peggioramento, l’attuale livello dei prezzi rimane elevato, sostenuto da una scarsità dell’offerta che rispecchia il bassissimo tasso di sfitto.

Valute

Questo mese, la guerra commerciale globale ha indebolito il dollaro americano. Al contrario, il franco svizzero è stato richiesto in quanto «porto sicuro» ed è riuscito ad apprezzarsi rispetto al dollaro e allo yen giapponese.

Coppia di valuteCorsoPPA Area neutrale Valutazione
Coppia di valute
EUR/CHF
Corso
0,94
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
0,90
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
0,83 – 0,97
Valutazione
Euro neutrale
Coppia di valute
USD/CHF
Corso
0,86
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
0,80
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
0,69 – 0,90
Valutazione
USD neutrale
Coppia di valute
GBP/CHF
Corso
1,10
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
1,20
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
1,04 – 1,36
Valutazione
Sterlina neutrale
Coppia di valute
JPY/CHF
Corso
0,58
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
0,87
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
0,71 – 1,03
Valutazione
Yen sottovalutato
Coppia di valute
SEK/CHF
Corso
8,60
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
10,06
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
9,00 – 11,13
Valutazione
Corona sottovalutata
Coppia di valute
NOK/CHF
Corso
7,95
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
10,54
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
9,30 – 11,78
Valutazione
Corona sottovalutata
Coppia di valute
EUR/USD
Corso
1,10
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
1,13
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
0,98 – 1,27
Valutazione
Euro neutrale
Coppia di valute
USD/JPY
Corso
147,74
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
91,83
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
70,48 – 113,17
Valutazione
Yen sottovalutato
Coppia di valute
USD/CNY
Corso
7,35
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
6,25
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
5,77 – 6,73
Valutazione
Renminbi sottovalutato

Fonte: Allfunds Tech Solutions

I mercati finanziari di tutto il mondo sono stati influenzati dalla guerra commerciale, ma l’insicurezza si è fatta sentire anche tra le valute. Questo mese è rimasta robusta la domanda di un «porto sicuro», motivo per cui il franco svizzero ha guadagnato l’1,5% nei confronti dell’euro e quasi il 3% nei confronti del dollaro americano, raggiungendo così rispetto alle due valute il suo valore massimo dall’inizio dell’anno.

Criptovalute

CriptovalutaCorsoYTD in USDMassimo annualeMinimo annuale
Criptovaluta
BITCOIN
Corso
82'595
YTD Year to date: dall’inizio dell’anno in USD
-0,12%
Massimo annuale
106'149
Minimo annuale
76’244
Criptovaluta
ETHEREUM
Corso
1'664
YTD Year to date: dall’inizio dell’anno in USD
-0,50%
Massimo annuale
3'685
Minimo annuale
1’471

Fonte: Allfunds Tech Solutions, Coin Metrics Inc

Oro

Lo scorso mese il prezzo dell’oro in franchi svizzeri ha fluttuato, ma nel frattempo ha segnato un nuovo record.

Evoluzione indicizzata del valore dell’oro in franchi

100 = 01.01.2025

Il grafico mostra l’evoluzione indicizzata del valore dell’oro in franchi svizzeri nel bilancio annuale. Il prezzo dell’oro ha realizzato un netto aumento di valore da inizio 2025, toccando più volte nuovi massimi.
Fonte: Allfunds Tech Solutions

Nonostante le oscillazioni, questo mese il metallo prezioso è riuscito ad affermarsi come porto sicuro. Ad aprile il prezzo dell’oro ha raggiunto nuovi massimi malgrado i cali temporanei. Nonostante questo, con il suo rendimento annuo superiore al 10%, l’oro rimane forte: ormai presenta anche rendimenti nettamente più elevati dei mercati azionari.

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