Panoramica del mercato: quadro spaccato in due

Lo scorso mese i mercati finanziari hanno dovuto affrontare alcune turbolenze: in primo piano i timori di una recessione, alimentati dalla politica economica dell’amministrazione Trump, e gli estesi programmi congiunturali e di riarmo in Europa. Mentre negli Stati Uniti i mercati azionari sono finiti sotto pressione, in Europa sono rimasti stabili.

Il riaccendersi dei timori di una recessione, dovuti anche alla politica economica dell’amministrazione Trump, ha fatto scendere gli interessi a lungo termine statunitensi. Al contempo, i programmi congiunturali e di riarmo annunciati nella zona euro hanno spinto notevolmente al rialzo gli interessi sul mercato dei capitali.

Evoluzione indicizzata del valore delle obbligazioni statali in valuta locale

100 = 01.01.2025

Il grafico mostra l’evoluzione del valore delle obbligazioni statali svizzere, statunitensi e tedesche nella valuta locale. Nel 2024 l’evoluzione del valore è stata incerta e ha continuato a esserlo anche all’inizio del nuovo anno. Di recente, tuttavia, negli Stati Uniti si è delineata una netta tendenza al rialzo, mentre in Europa si è concretizzato un trend negativo.
Fonte: SIX, Bloomberg Barclays

Il mese scorso, il quadro sul mercato obbligazionario è stato difforme: negli Stati Uniti sono saliti ulteriormente i corsi delle obbligazioni di stato, mentre i mercati europei hanno conseguito perdite. Al calo degli interessi e all’aumento dei corsi obbligazionari negli Stati Uniti ha probabilmente contribuito la politica economica dell’amministrazione Trump, che ha riacceso i timori di una recessione. Nella zona euro, invece, le perdite significative potrebbero essere dovute alle recenti misure di politica economica, in particolare al programma congiunturale da 500 miliardi di euro nei piani del prossimo governo tedesco e al piano di riarmo da 800 miliardi di euro annunciato dall’Unione europea. Nemmeno i titoli confederati sono sfuggiti a questa dinamica, registrando perdite.

Evoluzione dei rendimenti alla scadenza a dieci anni

In percentuale

Il grafico mostra l’andamento delle obbligazioni di stato decennali in Svizzera, negli USA e in Germania: tali rendimenti alla scadenza sono un metro di misura fondamentale per capire come si evolvono gli interessi. Sul lungo periodo mostrano una tendenza decisamente negativa. Da inizio 2020, tuttavia, si può osservare un’inversione di tendenza a favore di un aumento degli interessi. Questa tendenza è stata frenata sempre più dalla svolta nella politica monetaria, ma di recente ha nuovamente accelerato.
Fonte: SIX, Bloomberg Barclays

Il mese scorso gli interessi a lungo termine sul mercato dei capitali statunitense sono decisamente diminuiti. Se a metà febbraio il rendimento delle obbligazioni di stato decennali si attestava ancora al 4,5%, ora è sceso al 4,3%. A questo calo hanno probabilmente contribuito i timori di recessione, legati alle cifre deboli sui consumi, e la politica economica del nuovo governo americano. Nella zona euro e in Svizzera si osserva invece una tendenza opposta: dopo l’annuncio di massicci pacchetti di misure congiunturali dell’Unione europea e del prossimo governo tedesco, i rendimenti alla scadenza sono sensibilmente aumentati.

Premi di rischio delle obbligazioni corporate

In punti percentuali

Il grafico rappresenta il differenziale dei rendimenti alla scadenza tra obbligazioni statali e corporate in dollari americani, euro e franchi. Questi premi di rischio, detti anche spread, sono aumentati molto nel primo semestre del 2022, per poi calare sensibilmente nella seconda metà dell’anno e all’inizio di quello successivo. A marzo 2023, i premi di rischio sono tornati a salire leggermente prima di stabilizzarsi nuovamente su un livello basso. Di recente, tuttavia, si è osservato un nuovo aumento negli Stati Uniti.
Fonte: Bloomberg Barclays

Il mese scorso i premi di rischio per le obbligazioni corporate nella zona euro e in Svizzera sono ulteriormente diminuiti, mentre le obbligazioni corporate americane sono tornate a registrare per la prima volta un aumento significativo, che probabilmente riflette i maggiori timori legati a una recessione negli Stati Uniti.

Il mese scorso, il ritorno sulla scena dei timori di una recessione negli Stati Uniti ha indebolito lo slancio d’inizio anno. In Europa, invece, i mercati azionari sono riusciti ad affermarsi, anche grazie ai pacchetti di misure congiunturali e di riarmo annunciati dall’Unione europea e dal prossimo governo tedesco.

Evoluzione indicizzata del mercato azionario in franchi

100 = 01.01.2025

Il grafico mostra l’evoluzione del valore negli ultimi dodici mesi sui mercati azionari Svizzera, Mondo e Paesi emergenti in franchi. Nonostante alcune turbolenze, lo scorso anno i mercati azionari sono cresciuti vigorosamente. Nel nuovo anno si è delineato un quadro difforme: al di fuori dell’Europa i corsi azionari sono decisamente calati, mentre il mercato azionario svizzero e quelli europei hanno convinto guadagnando valore.
Fonte: SIX, MSCI

La spaccatura dei mercati obbligazionari si osserva anche sui mercati azionari. Il mese scorso le quotazioni azionarie statunitensi hanno registrato perdite tali da scendere sotto il livello di inizio novembre 2024, dissolvendo così gli utili sui corsi conseguiti con il rally dovuto alla vittoria di Trump. Al contrario, i mercati azionari europei e quello svizzero hanno mantenuto un buon rendimento; anche l’evoluzione dei paesi emergenti è stata solida, sostenuta dalla forza del mercato azionario cinese. Questo ha tuttavia generato ripercussioni negative per un portafoglio in franchi svizzeri, a causa del franco forte.

Valore di momentum dei singoli mercati

In percentuale

L’immagine mostra il valore di momentum di dodici tra i principali mercati azionari al mondo. Il momentum mette in relazione l’ultimo corso con la media degli ultimi sei mesi. Dopo un inizio d’anno a scoppio ritardato, il momentum era ancora in territorio positivo nella maggior parte dei mercati azionari; adesso, tuttavia, le recenti turbolenze di mercato hanno cambiato un po’ il quadro: solo i mercati azionari europei e quello cinese presentano ancora un momentum positivo.
Fonte: MSCI

Il cambiamento d’umore dello scorso mese sui mercati azionari americani si riflette anche sul momentum, attualmente molto negativo negli Stati Uniti. Al contrario, i mercati azionari europei sono riusciti a mantenere o addirittura a migliorare il momentum positivo del mese precedente. Attualmente è il mercato azionario cinese a mostrare la dinamica più solida: sta volando alto sin dall’irruzione della startup cinese DeepSeek sulla scena dell’intelligenza artificiale e probabilmente è stato sostenuto ulteriormente dalle recenti speranze di misure di politica fiscale.

Rapporto prezzo/utile

La figura mostra il rapporto prezzo/utile o RPU per i mercati azionari Svizzera, Mondo e Paesi emergenti a partire dal 2000. In seguito all’aumento degli utili aziendali e alla flessione delle quotazioni azionarie, gli RPU dei tre mercati sono calati sensibilmente dall’estate 2020. Dalla fine del 2022, però, hanno ripreso a crescere sempre più, insieme ai corsi azionari.
Fonte: SIX, MSCI

Anche l’evoluzione del rapporto prezzo/utile, lo scorso mese, è stata discordante: l’RPU è diminuito sensibilmente in tutto il mondo, tranne che in Svizzera e nei paesi emergenti, dove è aumentato ancora. Questo sviluppo è fondamentalmente riconducibile all’andamento dei corsi azionari: mentre il mercato azionario globale ha registrato perdite per via della debolezza delle azioni statunitensi, i mercati azionari europei e quello cinese sono cresciuti.

Il mese scorso i fondi immobiliari svizzeri hanno perso lievemente valore e adesso si collocano di poco sopra il livello di inizio anno.

Evoluzione indicizzata del valore dei fondi immobiliari svizzeri

100 = 01.01.2025

L’immagine mostra l’evoluzione media indicizzata del valore dei fondi immobiliari svizzeri quotati in borsa durante gli scorsi dodici mesi. Nel periodo rappresentato l’evoluzione del valore è stata estremamente volatile, ma si è delineata una tendenza al rialzo. Nonostante questo, il mese scorso i fondi immobiliari svizzeri hanno registrato perdite.
Fonte: SIX

Permane la volatilità sui fondi immobiliari svizzeri, che nel corso di questo mese hanno perso lievemente valore. Il recente aumento significativo degli interessi sul mercato dei capitali in Svizzera potrebbe aver contribuito a questo sviluppo. Dopo questo mese di maggiore debolezza, i prezzi dei fondi immobiliari si trovano di poco sopra il livello di inizio anno.

Sovrapprezzo su fondi immobiliari svizzeri e rendimenti alla scadenza a dieci anni

In percentuale

La figura mostra il rendimento alla scadenza delle obbligazioni di stato svizzere a dieci anni e il sovrapprezzo sugli immobili contenuti nei fondi immobiliari svizzeri dall’anno 2000. Il forte aumento degli interessi registrato nel 2022 ha comportato un notevole calo dei sovrapprezzi. Nel corso del 2024, tuttavia, gli aggi sono tornati ad aumentare.
Fonte: SIX

L’andamento negativo del valore dei fondi immobiliari svizzeri quotati in borsa ha fatto calare, seppur lievemente, anche il supplemento che viene normalmente pagato per gli investimenti nei fondi immobiliari quotati in borsa rispetto al valore contabile effettivo (NAV) degli immobili. Uno dei fattori principali alla base di questo sviluppo potrebbe essere stato il forte aumento degli interessi sul mercato dei capitali in Svizzera; ciò nonostante, il supplemento rimane a un livello elevato e sopra la media storica.

Saron a tre mesi e rendimenti alla scadenza decennali

In percentuale

La seguente immagine mostra il tasso d’interesse di riferimento svizzero SARON con una scadenza di tre mesi e il rendimento alla scadenza delle obbligazioni di stato svizzere a dieci anni dal 2000. I rendimenti alla scadenza del tasso d’interesse di riferimento a tre mesi sono molto diminuiti e il mese scorso gli interessi sul mercato dei capitali sono tornati a salire lievemente.
Fonte: SIX

Il mese scorso i rendimenti alla scadenza dei titoli di stato decennali svizzeri sono aumentati sensibilmente: se due mesi fa erano allo 0,4%, ora i titoli rendono di nuovo più dello 0,7%. Ecco quindi che gli interessi a lungo termine tornano a superare con distacco lievemente maggiore il Saron a tre mesi; una differenza che potrebbe accentuarsi dato che, nonostante l’inflazione di fondo sia leggermente aumentata, gli operatori di mercato presuppongono che la Banca nazionale svizzera (BNS) ridurrà il tasso d’interesse guida.

Valute

La correzione del dollaro americano è proseguita anche questo mese; sia l’euro sia lo yen giapponese sono cresciuti notevolmente nei suoi confronti.

Coppia di valuteCorsoPPA Area neutrale Valutazione
Coppia di valute
EUR/CHF
Corso
0,95
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
0,90
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
0,83 – 0,97
Valutazione
Euro neutrale
Coppia di valute
USD/CHF
Corso
0,88
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
0,79
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
0,69 – 0,90
Valutazione
USD neutrale
Coppia di valute
GBP/CHF
Corso
1,13
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
1,20
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
1,04 – 1,36
Valutazione
Sterlina neutrale
Coppia di valute
JPY/CHF
Corso
0,60
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
0,87
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
0,71 – 1,03
Valutazione
Yen sottovalutato
Coppia di valute
SEK/CHF
Corso
8,70
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
10,04
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
8,98 – 11,10
Valutazione
Corona sottovalutata
Coppia di valute
NOK/CHF
Corso
8,19
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
10,53
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
9,30 – 11,77
Valutazione
Corona sottovalutata
Coppia di valute
EUR/USD
Corso
1,08
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
1,13
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
0,98 – 1,28
Valutazione
Euro neutrale
Coppia di valute
USD/JPY
Corso
142,27
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
91,38
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
70,22 – 112,54
Valutazione
Yen sottovalutato
Coppia di valute
USD/CNY
Corso
7,26
PPA Parità del potere d’acquisto. Questa misura definisce un corso di cambio sulla base dell’andamento relativo dei prezzi.
6,23
Area neutrale Estensione delle oscillazioni normali da un punto di vista storico.
5,76 – 6,71
Valutazione
Renminbi sottovalutato

Fonte: Allfunds Tech Solutions

Le persistenti preoccupazioni legate alla politica commerciale di Donald Trump e il riaccendersi dei timori sulla situazione economica degli Stati Uniti potrebbero aver gravato anche questo mese sul dollaro americano, che ha perso circa il 4% nella ponderazione su base commerciale. Nei suoi confronti l’euro è riuscito a rivalutarsi in modo netto, grazie al pacchetto di misure congiunturali annunciato. Anche il franco svizzero il mese scorso si è dimostrato forte rispetto al dollaro americano, guadagnando il 2%. Ha invece perso un buon 1% nei confronti dell’euro. 

Criptovalute

CriptovalutaCorsoYTD in USDMassimo annualeMinimo annuale
Criptovaluta
BITCOIN
Corso
83’606
YTD Year to date: dall’inizio dell’anno in USD
-10,55%
Massimo annuale
106’149
Minimo annuale
78’561
Criptovaluta
ETHEREUM
Corso
1’887
YTD Year to date: dall’inizio dell’anno in USD
–43,44%
Massimo annuale
3’685
Minimo annuale
1’864

Fonte: Allfunds Tech Solutions, Coin Metrics Inc

Oro

Il mese scorso il prezzo dell’oro in franchi svizzeri ha segnato un nuovo record, apprezzandosi per oltre il 10% dall’inizio dell’anno.

Evoluzione indicizzata del valore dell’oro in franchi

100 = 01.01.2025

Il grafico mostra l’evoluzione indicizzata del valore dell’oro in franchi svizzeri nel bilancio annuale. Il prezzo dell’oro mostra un netto aumento di valore da inizio 2025 e ha toccato più volte nuovi massimi.
Fonte: Allfunds Tech Solutions

Anche il mese scorso l’oro ha toccato nuovi valori massimi, probabilmente trainato dalla domanda di questo bene rifugio. Questa spinta si è rallentata agli inizi di marzo, per poi riprendere nuovamente. L’oro rimane dunque forte, con un apprezzamento di quasi il 10% da inizio 2025.

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