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Creato il 24.06.2024

Pop-up store o ristorante pop-up: alcuni consigli per il lancio

I pop-up store e i ristoranti pop-up sono sempre più popolari. Ma a che cosa deve prestare attenzione un’impresa o un’azienda di ristorazione che vuole aprire una sede temporanea? In questo articolo abbiamo raccolto alcuni consigli preziosi che vi aiuteranno, ad esempio, nella scelta del mezzo di pagamento, nella definizione del budget oppure nell’individuazione del luogo.

In breve

  • I pop-up sono negozi o ristoranti che vengono aperti per un periodo di tempo limitato, spesso da aziende già esistenti, all’interno di immobili sfitti che possono essere utilizzati temporaneamente. 
  • Un importante fattore che influisce sul successo di un pop-up è costituito dai mezzi di pagamento offerti
  • Bisogna prestare attenzione al budget, all’ubicazione, alla gestione e al marketing: la nostra guida passo passo può aiutarvi a non tralasciare gli aspetti più importanti nella pianificazione di un pop-up.

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Offerta limitata nel tempo

La definizione che segue è quella che si adatta meglio al termine pop-up. I pop-up sono negozi e ristoranti che aprono per un breve periodo di tempo: compaiono (come suggerisce in inglese il verbo «to pop up») e scompaiono subito, oppure si spostano in un altro luogo. Le imprese o le aziende di ristorazione affittano locali per un periodo di tempo limitato per vendere i loro prodotti e servizi. I pop-up hanno una durata variabile: sei mesi, qualche mese, alcune settimane oppure solo pochi giorni. I negozi o i ristoranti pop-up possono essere particolarmente allettanti per la clientela, poiché la loro offerta è disponibile solo per breve tempo e quindi risulta particolarmente esclusiva e unica. È quindi frequente che i pop-up siano molto affollati perché le persone non vogliono perdersi nulla. Ed è da qui che nasce la definizione di «fear of missing out» (FOMO), che dà il nome proprio a questo fenomeno. 

Soluzioni di incasso per il pop-up: più sono meglio è

Sarebbe davvero un peccato se la vostra clientela volesse fare acquisti oppure cenare nel vostro pop-up, ma non potesse farlo perché le modalità di pagamento prescelte, come ad esempio la carta oppure TWINT, non sono disponibili. Per questo motivo è importante che il pop-up metta a disposizione un’ampia scelta di soluzioni di pagamento, per evitare inutili perdite di fatturato. Se per la clientela diventa troppo complicato pagare oppure non è possibile ricorrere al mezzo di pagamento che vorrebbe utilizzare, è molto probabile che se ne andrà senza acquistare o mangiare.

Il contratto di accettazione Soluzioni di pagamento Combo è la soluzione che fa per voi, poiché vi consente di accettare tutte le modalità di pagamento più comuni sul vostro terminale di pagamento: carte di debito, carte di credito e modalità di pagamento mobili come TWINT. Se non avete ancora stipulato il contratto Soluzioni di pagamento Combo, l’apertura del vostro pop-up potrebbe essere l’occasione giusta per farlo.

Utilizzi temporanei

Pop-up store, pop-up shop, ristorante pop-up oppure semplicemente pop-up: esistono davvero tanti nomi per indicare questa idea commerciale. Ma quali sono le caratteristiche principali di questa tendenza? Spesso si tratta di immobili sfitti che vengono adibiti temporaneamente a tale utilizzo oppure di luoghi particolari, come stazioni di servizio abbandonate. L’idea di pop-up nasce alla fine degli anni Novanta nel commercio al dettaglio e inizia a spopolare nelle grandi città, come Londra e Berlino. Negli ultimi anni questa tendenza si è diffusa anche in Svizzera ed è diventata la soluzione ideale, adottata dalle PMI e dalle grandi aziende, per i settori e gli scopi più svariati. I cinque esempi che seguono lo dimostrano.

Cinque esempi di pop-up

  • Ogni anno, in autunno, una piccola azienda regionale propone un’offerta esclusiva di prodotti a base di marroni in un pop-up. Questa piccola impresa è sempre alla ricerca di una sede per esporre e vendere le prelibatezze di produzione propria e per farle assaggiare alla clientela al banco. In questo modo sempre più persone vengono a conoscenza di questo negozio pop-up che commercializza prodotti realizzati con le castagne. 

  • Una catena internazionale di negozi di abbigliamento che non ha ancora filiali in Svizzera ha la possibilità di presentare per sei mesi il suo marchio nelle maggiori città del paese, Zurigo, Berna o Basilea, esponendo temporaneamente la sua merce in un negozio sfitto ubicato in una posizione strategica. In questo modo il gruppo ha modo di testare il potenziale di vendita.

  • Un’azienda di arredamento a gestione familiare, con due filiali in città, gestisce nella stagione invernale un negozio pop-up in una località sciistica e offre la possibilità ai proprietari di seconde case di guardare e acquistare mobili direttamente sul posto. 

  • Una rinomata azienda che opera nel settore gastronomico sta testando temporaneamente una nuova idea di tavolata nell’atmosfera unica di un capannone industriale in disuso, che verrà ristrutturato a breve. 

  • Una giovane designer ha realizzato una speciale collezione di gioielli con cristalli svizzeri e la espone in un piccolo pop-up vicino a un ufficio turistico. In questo modo può farsi un’idea del riscontro delle sue creazioni tra le turiste e i turisti. Il suo obiettivo in futuro è quello di offrire i suoi manufatti anche in altre località turistiche del paese. 

Un modo per smaltire le giacenze

Un pop-up store è anche una buona occasione per liquidare le rimanenze, creando così spazio in magazzino. 

Un pop-up di successo in sei mosse

Anche se già dall’allestimento e dall’atmosfera è possibile intuire che si tratta di un negozio o di un ristorante temporaneo, è in ogni caso consigliabile pianificare e realizzare con cura il proprio pop-up. Questi consigli possono aiutarvi a realizzare con successo il vostro progetto. È importante tenere presente che ogni pop-up è unico e che ogni strategia individuale deve essere in sintonia con i propri obiettivi. Pertanto occorre analizzare la situazione a ogni step e modificare, di conseguenza, l’elenco delle varie fasi descritte di seguito.

1. Progetto e obiettivo

Per prima cosa è importante avere chiari gli obiettivi del proprio pop-up. Volete lanciare nuovi prodotti o una nuova idea per aumentare la notorietà del marchio, raccogliere i feedback dei clienti oppure raggiungere un determinato gruppo target? Inoltre, dovete stabilire quali prodotti desiderate offrire, il prezzo e come intendete differenziare la vostra offerta da quella della concorrenza.

2. Budget

Per il proprio pop-up occorre allestire un budget dettagliato che comprenda tutti i costi per affitto, allestimento, personale, marketing, assicurazione e altre spese. Questo budget deve essere realistico e deve consentirvi di raggiungere gli obiettivi che vi siete prefissati. Tra i costi, che possono variare notevolmente a seconda dell’ubicazione, delle dimensioni del negozio, dell’arredamento scelto, rientrano ad esempio:

  • affitto mensile della sede
  • arredamento del negozio
  • inventario (scaffali, mobili, ecc.)
  • impianto elettrico
  • illuminazione
  • decorazione
  • marketing e pubblicità (utili informazioni in merito sono contenute nell’articolo del blog «Marketing per le PMI»)
  • stoccaggio e logistica
  • costi per il personale (maggiori informazioni nell’articolo del blog «Come calcolare esattamente i costi per il personale»)

Inoltre vanno definiti i KPI (Key Performance Indicator) che consentono di valutare i risultati del pop-up, come fatturato, numero di clienti, valore medio del carrello, feedback della clientela e notorietà del marchio. 

3. Tempistiche

Il tempo richiesto per l’avvio di un pop-up dipende, tra le altre cose, dal contratto di locazione, dall’arredamento desiderato (shopfitting, montaggio di una cucina ecc.), da eventuali autorizzazioni obbligatorie, dall’infrastruttura necessaria (linee elettriche ecc.). È importante programmare tempistiche che tengano conto di tutte le fasi e delle attività principali fino all’inaugurazione del pop-up e per il periodo di apertura dello stesso. Tenete presente anche eventuali tempi di preparazione per autorizzazioni o consegne.

4. Sede

I negozi pop-up possono essere ubicati nelle sedi più disparate, come ad esempio locali commerciali destinati a un uso temporaneo, cortili coperti, spazi precedentemente adibiti ad altri usi (capannoni di produzione, cinema, autorimesse, stazioni di servizio ecc.) oppure location usate per scopi diversi a seconda della stagione (una gelateria viene convertita in inverno in un bar in cui si beve vin brulé, un locale dove nei mesi invernali si gusta la fonduta diventa in estate un pop-up specializzato in piatti vegetariani light ecc.).

Occorre valutare accuratamente le possibili sedi a disposizione, rispondendo alle seguenti domande (l’elenco non è completo):

  • Il luogo prescelto si presta ad attirare clientela di passaggio?
  • Il gruppo target frequenta questa zona?
  • La zona in cui si trova il pop-up offre il contesto adeguato per la vostra offerta?
  • Come valutate la concorrenza?
  • La sede è ben accessibile?
  • È ben collegata alla rete di trasporti pubblici?
  • Sono presenti parcheggi?
  • I costi (inclusi i costi accessori) rientrano nel budget?
  • La sede dispone dell’infrastruttura necessaria oppure può esserne dotata successivamente a costi accessibili?
  • La sede può essere allestita in modo tale che la struttura del negozio, l’esposizione dei prodotti, l’illuminazione e l’atmosfera soddisfino le vostre esigenze?
  • Il potenziale della sede dipende dall’andamento stagionale?
  • Il locale ha le dimensioni giuste ed è abbastanza luminoso?
  • La suddivisione dei locali è adeguata al vostro progetto?
  • Il locale presenta anche una superficie esterna che si può utilizzare?
  • L’apertura del pop-up può disturbare le persone che vivono nelle vicinanze?

Importante: come trovare la sede per un pop-up?

Bisogna tenere orecchie e occhi aperti: magari si può scoprire un locale adatto nella propria città mentre si fa una passeggiata oppure venire a conoscenza di un immobile destinato a un uso temporaneo da fornitori, partner commerciali o colleghi. Esistono anche piattaforme specializzate, come ad esempio popupshops.com, che raccolgono i pop-up disponibili e che permettono di cercare gli spazi presenti in diverse città.

5. Pianificazione amministrativa e operativa

Assicuratevi che tutte le pratiche che precedono e seguono l’apertura del pop-up si svolgano senza intoppi. 

Serve un’autorizzazione per il pop-up?

Verificate se per l’apertura del pop-up è necessaria un’autorizzazione e, se sì, richiedetela. Sul sito web del Cantone di Zurigo sono disponibili informazioni generali sulle autorizzazioni per l’esercizio di attività commerciali in Svizzera.

Quali sono le normative in vigore per i ristoranti pop-up?

Di norma sono in vigore disposizioni speciali per il settore della ristorazione. Poiché in Svizzera la Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione è disciplinata a livello cantonale, occorre rivolgersi al singolo Cantone per conoscere le disposizioni locali. In alcuni Cantoni i ristoranti pop-up sono soggetti a legislazioni diverse rispetto alla gastronomia «tradizionale». A seconda del Cantone può essere necessario esibire un’autorizzazione all’esercizio, una patente di ristoratore, entrambe oppure nessuno di questi documenti. Quasi tutti i Cantoni richiedono un piano di igiene (piano HACCP). Informazioni dettagliate possono essere richieste all’ispettorato cantonale delle derrate alimentari. 

Organizzazione sotto controllo

Tutti gli aspetti operativi del proprio pop-up, tra cui fabbisogno di personale, orari di apertura, stoccaggio, logistica, modalità di pagamento e sicurezza, devono essere pianificati accuratamente. Le domande da porsi sono:

  • Chi mi fornisce la corrente o le altre infrastrutture necessarie (ad es. allacciamento idrico, bagni) per gestire il pop-up?
  • Quali sono le normative locali in vigore (ad es. a livello di rumore e riposo notturno, piani di igiene ecc.)?
  • Quali attrezzature mi servono?

6. Marketing

È importante sviluppare una strategia di marketing che attiri l’attenzione sul vostro pop-up e invogli la clientela a venire da voi. Esistono diverse possibili soluzioni per far conoscere il vostro pop-up. Le illustriamo di seguito.

  • Utilizzate le piattaforme come TikTok, Facebook, Instagram, X e LinkedIn per annunciare l’apertura del pop-up. Pubblicate video e immagini che incuriosiscano il pubblico. Create e utilizzate anche un hashtag per il vostro pop-up e invitate la clientela a utilizzarlo quando pubblica un post sul vostro pop-up sui social media. 

  • Inviate e-mail alla vostra clientela. Buoni e sconti sono molto utili per invogliare quante più persone possibili.

  • Pubblicate annunci su giornali e riviste locali oppure su piattaforme online per pubblicizzare in zona l’inaugurazione. 

  • Distribuite volantini nei dintorni della sede del pop-up per attirare l’attenzione dei passanti (attenzione: richiedere prima l’autorizzazione).

  • Pubblicate annunci online tramite Google Ads, Facebook Ads o altre reti pubblicitarie per raggiungere il vostro gruppo target. 

  • Se gestite già un negozio fisico, potete pubblicizzare il vostro pop-up direttamente nel vostro punto vendita.

  • Avviate collaborazioni con influencer, aziende locali e aziende della ristorazione e chiedete loro di raccontare il vostro progetto sui loro social media o nelle loro newsletter oppure di esporre volantini.

  • Invitate i media all’inaugurazione del vostro pop-up. I media sono sempre pronti a occuparsi dei nuovi pop-up, soprattutto di quelli del settore gastronomico.

Principali vantaggi e svantaggi di un pop-up

I punti a favore e a sfavore di un pop-up possono essere riassunti così:

Vantaggi

  • Affitto basso per l’utilizzo temporaneo dell’immobile
  • Maggiore attenzione grazie all’elevata visibilità
  • Esperienza esclusiva per lo shopping e la ristorazione   

Svantaggi

  • Breve esistenza
  • Impegno considerevole 
  • Rischio di insuccesso

Domande e risposte

  • La difficoltà principale è rappresentata dal fattore temporale. L’azienda deve infatti realizzare un utile in breve tempo o almeno coprire i costi. Bisogna quindi tenere conto di questo aspetto al momento della pianificazione finanziaria. Anche l’attività di marketing deve essere avviata di conseguenza: poiché il pop-up rimane aperto solo per un breve periodo, le iniziative devono iniziare già prima dell’apertura.   

  • Entrambi sono attività temporanee. I pop-up sono negozi o ristoranti che rimangono aperti per un periodo di tempo limitato allo scopo di vendere prodotti oppure offrire servizi gastronomici.

    Gli eventi, invece, sono manifestazioni che possono prendere svariate forme, come ad esempio concerti, conferenze, festival, fiere, feste, manifestazioni sportive, manifestazioni culturali e molto altro ancora. Un evento può avere diversi scopi: divertimento, informazione, promozione di reti e comunità, vendita di prodotti e servizi e molto altro ancora.  

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